Il Paracentrotus lividus piaceva tantissimo già nell’antichità, tanto che Diocleziano emanò un editto per regolarne il prezzo nel 301 d.C. Oggi non ce ne sono più abbastanza per soddisfare la richiesta: la Puglia ne bloccherà la pesca fino al 2025, altrove si immaginano alternative
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Cibo, disponibile sulla app di Domani e in edicola
I greci Ippocrate e Nicostrato; il romano Orazio; Bartolomeo Scappi, cuoco alla corte di re Carlo V di Spagna, e Nikita Sergeev, cuoco stellato marchigiano. Ad unirli sono i loro consigli e i loro piatti sui ricci di mare, consumati e particolarmente apprezzati sin dall’antichità. Non è un caso, infatti, che siano menzionati anche nel De re coquinaria, il libro di ricette del cuoco Apicio, vissuto tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. nella Roma imperiale: «Prendi una pentola pulita e fai boll



