Cultura

Murgia ha scritto un libro per lottare contro i draghi

  • Tre ciotole di Michela Murgia è una raccolta di 12 racconti di valore disuguale, scritti in pochi mesi. Otto di essi sono narrati in prima persona, ma è difficile stabilire se tutti questi "io" possano appartenere a una sola voce, poiché i protagonisti, compresi quelli dei quattro racconti in terza persona, rimangono anonimi, in un intento di universalizzazione.
  • Il libro esplora le idee dei personaggi, presentando prospettive contrastanti che sfidano le convinzioni stesse dell'autrice. Questo approccio riflette la tendenza di Murgia a confrontarsi con visioni opposte nelle sue opere precedenti.
  • Ma l’operazione cercata da Murgia in questo libro è rimasta a metà: non si è affidata completamente alle contraddizioni della narrativa di invenzione, ha obbedito al suo implacabile bisogno di controllo e di insegnamenti da impartire a questo “paese infame”.

«Chi vuol essere San Giorgio, diceva Nietzsche, deve lottare contro i draghi e non contro le lucertole». È difficile parlare dell’ultimo libro di Michela Murgia, Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi, Mondadori, senza parlare dello stato di salute dell’autrice, soprattutto perché lei stessa ne sta facendo un’arma comunicativa. Eppure è quello che mi sforzerò di fare, per il rispetto che si deve a una scrittura che esisterà anche quando la biografia di chi l’ha scritta sarà diventata meno

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