COSE DA MASCHI – LA NEWSLETTER DI DOMANI

La funzione epistemologica di scrivere, da maschi, canzoni interpretate da donne

Nella foto: la cantante Mina\\u00A0©girella/lapresse archivio storico
Nella foto: la cantante Mina ©girella/lapresse archivio storico
  • Da Spotify Wrapped scopriamo i generi musicali preferiti di chi seguiamo su Instagram. Ma quei generi ce l’hanno un gender? È un’annosa questione negli studi letterari (esiste una letteratura femminile? La lirica è da femmina e l’epica da maschi?). Con le canzoni sembra tutto più facile.
  • Il genere che mi pare abbia senz’altro un gender è quello che definirei “classiconi da lip sync”, cioè grandi pezzi emotivi interpretati da donne che una drag queen interpreterebbe senz’altro in playback a una finale di RuPaul’s Drag Race. Scopro però che quasi tutti quei pezzi sono stati scritti da maschi.
  • Scrivere per Mina o per Mia Martini ha forse offerto ai loro autori un’opportunità per evadere la maschilità per interposta voce, una specie di drag. E che dire di formidabili pezzi come Pierre dei Pooh, Supergay di Sonia Argento, e Il mio amico di Anna Tatangelo? Clicca qui per iscriverti gratuitamente alla newsletter e segui tutti i contenuti di Cose da maschi.

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