COSE DA MASCHI – LA NEWSLETTER DI DOMANI

Il naso è il protagonista dell’èra del coronacene

Ritratti Piero della Francesca (Immagine Wikipedia)
Ritratti Piero della Francesca (Immagine Wikipedia)
  • È la quinta volta in due settimane che getto la testa indietro per frugarmi le narici. Stavolta però il prodotto della cerca lungo le vie aeree superiori segnerà due linee purpuree sul piccolo totem di plastica candida. Sono positivo.
  • Dove ho fatto l’ultimo tampone negativo, potevo vedere gli altri scoprire il naso e offrirlo alla sonda chimica. Questo rituale mi ha fatto pensare agli antichi egizi del sussidiario, al Joker di Heath Ledger, alla virile fragilità del naso esplorata da Piero della Francesca, da Tyrion Lannister, e anche dalle mie fisime sin dalla pubertà.
  • Mi rimiro nello specchio della camera in cui trascorrerò i prossimi sette giorni almeno e so che è dal naso, ai miei occhi tanto grande, che è entrato il virus. Ma, grazie alle tre dosi di vaccino, è probabilmente lì e poco oltre che resterà. Clicca qui per iscriverti gratuitamente alla newsletter e segui tutti i contenuti di Cose da maschi.

È la quinta volta in due settimane che getto la testa indietro per frugarmi le narici con un bastoncino, su per il setto fin’oltre ai seni, dove alle medie si puntava il dito scoprendo che non è necessario toccarsi per farsi male a vicenda, e basta invece una certa posizione, una certa prossimità. Un dito sospeso – o una penna, un lapis – tra gli occhi, dove si incontravano le sopracciglia che da tempo, maschio millennial, non mi vergogno più di separare con le pinzette. È l’unico punto del c

Per continuare a leggere questo articolo