- Il rivelatorio blackout di lunedì 4 ottobre, che ci rammenta quanto è vasta l’umanità che si affida oggi a un singolo editore che accentra ogni controllo sui contenuti, mi ha fatto pensare a una poesia di Mandelstam su Ariosto, che dice: «Il potere è ripugnante come le mani del barbiere».
- Il rasoio è un’arma che pare meno pericolosa nelle mani di un professionista: quelli moderni che abbiamo in casa sono pieni di guarnizioni per non farci del male.
- Se Mark Zuckerberg ammettesse di essere un editore, un barbiere che esige che gli ci si ceda, che gli ci si affidi, non è detto che smetteremmo di farci radere da lui, ma almeno non crederemmo più di essere soli e al sicuro sulle sue piattaforme.
Il potere di Mark Zuckerberg e il barbiere di Ariosto
06 ottobre 2021 • 16:30Aggiornato, 07 ottobre 2021 • 17:38