Cose da maschi – La newsletter di Domani

Critica del calzino, fra feticci e fantasmi(ni)

Caravaggio Narcissus (Wikipedia)
Caravaggio Narcissus (Wikipedia)
  • Il primo discrimine filosofico che mi ha messo di fronte Michele Matteini, esperto di pitture cinesi del Diciottesimo secolo ma anche delle reliquie esposte in santuari e chiesette di Manhattan, è semplice: è più da maschio indossare o non indossare i calzini? Nel primo caso si risulta rassicuranti, nel secondo si può somigliare al San Giovannino di Caravaggio che incantò e inquietò Pasolini.
  • Quel che è sicuro è che i calzini (lunghi, fino al ginocchio, che già nel Barocco era la finisterre dello sguardo accettabile sulla nudità) sono da preferire ai fantasmini, che però almeno fasciano il piede rivelandone i volumi.
  • Il più disturbante dei calzini è forse quello bianco e di spugna che indossa Tom Cruise in Risky Business: un’interruzione della forma che rivela atavici timori della maschilità. Clicca qui per iscriverti gratuitamente alla newsletter e segui tutti i contenuti di Cose da maschi.

Normalmente, Michele Matteini si occupa di pitture cinesi del Diciottesimo secolo e collezionisti di oggetti coreani. Ha imparato a farlo a Venezia e poi a New York, dove ora è tornato (ma da professore) dopo aver insegnato arte asiatica in alcuni prestigiosi college americani. Quando però nessuno lo guarda fa la cernita delle reliquie esposte in santuari e chiesette di Manhattan, risulta tra i pochi italiani a riuscire (quasi) a vedere i Måneskin dal vivo al Bowery Ballroom, scopre gelaterie

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