Cose da maschi – la newsletter di Domani

La pistola è un accessorio grottesco, odiato da cavalieri letterari e Jedi

A print from Our Country in War and Relations with All Nations, by Murat Halstead, The United Subscription Book Publishers of America, 1898 (Foto AGF)
A print from Our Country in War and Relations with All Nations, by Murat Halstead, The United Subscription Book Publishers of America, 1898 (Foto AGF)
  • In una bellissima foto censurata della seconda guerra mondiale, John Topham immortalò un gruppo di soldati inglesi che manovravano un cannone di contraerea tutti vestiti da donna. È l’incontro di due feticci di genere, e ci mostra che le armi da fuoco sono accessori performativi.
  • Così le usano anche i trumpisti che, per natale, si scattano foto di famiglia in cui ognuno imbraccia un fucile o una mitragliatrice. Le armi scelte variano a seconda del genere, come articoli da boutique che comunicano qualcosa di chi li porta.
  • Le pistole sono alla fine oggetti politici e di consumo, oltreché fallici, ma la loro storia simbolica è ricca: dagli angeli archibugieri del Seicento al recente medievalismo pieno di anacronistiche armi da sparo. Anche Ariosto aveva infilato un fucile nel medioevo del suo Orlando furioso, ma per condannarne l’uso incivile. Un po’ come fa Obi-Wan Kenobi in Guerre StellariClicca qui per iscriverti gratuitamente alla newsletter e segui tutti i contenuti di Cose da maschi.

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