Tutta colpa delle lame

Otto disavventure all’arma bianca

  • Lunghi, sono i trascorsi che mi legano a quest’arma bianca. Tutto iniziò al momento delle nozze, quando, insieme alla mia futura moglie, decidemmo di andare a vivere insieme.
  • Vestito da motociclista, carico di borse, libri e pacchi d’ogni sorta, affronto il passaggio del metal detector, il guado elettronico, la perquisizione virtuale, quando d’un tratto… D’un tratto scatta un allarme inaudito.
  • Forse perché, attraversando il magico corridoio della verità, avevo dimenticato di avere nella tracolla ben dodici coltelli! Stavamo traslocando, l’ho già detto, e li portavo dietro per cambiarli. Naturalmente, nessuno volle credermi.

Lunghi, sono i trascorsi che mi legano a quest’arma bianca. Tutto iniziò al momento delle nozze, quando, insieme alla mia futura moglie, decidemmo di andare a vivere insieme. Non so più come mai, ma in quello stesso periodo, per qualche motivo legale, venni convocato presso il Tribunale ordinario di Roma. Parlo della Procura di piazzale Clodio, che un tempo era soprannominata il “Porto delle nebbie”. Si trattava di un incontro puramente formale, talmente insignificante che io stesso, senza tene

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