Seconda serata di Sanremo, non sono ancora arrivata al livello di deprivazione di sonno necessario a farmi dire che tutte le canzoni sono belle a modo loro, ma sono già al punto in cui stanotte ho sognato che questo festival era truccato e lo vincevano i Maneskin.


Quello che trovate qui sotto è il risultato di un articolo aggiornato in diretta per tutta la serata. Se volete rivivere tutto in ordine cronologico, scorrete fino in fondo.


01.33 – LA FINE

La festa appena cominciata è già finita. Proprio adesso che per tirarmi su ho mangiato mezza tavoletta di cioccolato mi tocca salutare Ama, Ciuri, e tutto il carrozzone di Sanremo 2024 per dargli appuntamento a domani. Anche stasera nessun momento di follia, nessun imprevisto, solo un accenno di squilibrio con il ballo del qua qua, per il resto molte casse dritte e nessuna stonatura. Forse gli artisti di Sanremo hanno ingoiato l’autotune, forse abbiamo di fronte trenta macchine da guerra.

Il podio stasera lo conquista Geolier, seguito da Irama e Annalisa. Il Sanremo più lineare di sempre potrebbe regalarci un brivido finale con una vittoria a sorpresa, dopo due edizioni da vincitori telefonatissimi? In ogni caso, per i colpi di testa e i momenti Blob, citando la maestra Cortellesi, C’è ancora domani.


01.08 – Leo Gassman

Omaggio al Califfo piazzato come pedaggio prima di farci andare a letto, perché no, non ho detto gioia. Leo Gassmann non contento del peso del suo cognome si prende sulle spalle anche questo leggero carico di leggendarietà. Se questa fiction può essere una scusa per far mettere agli uomini i pantaloni a vita alta e le magliette corte io non posso che supportare il progetto. Leo, mi raccomando, non ti sentire sotto pressione, prenditi questo 6 che il tuo lo hai fatto.


01.03 – Clara

ANSA

Clara, io vorrei poter dire che sto ascoltando la tua canzone, perché tu ovviamente oltre a essere bella come una dea sei anche brava. Giuliano Sangiorgi la presenta in evidente difficoltà, abbozza un aneddoto da zio perso di fronte ai suoi sconfinati occhi blu. La canzone è un patchwork di circa quattro canzoni cucite insieme, compresi gli archi di Gocce di memoria. La bellezza però va sempre premiata, voto 7- perché a volerle trovare un difetto “bacio con la lingua” è proprio una brutta espressione.


00.50 – Irama

ANSA

Irama stasera ha rinunciato alla maglia termica di ieri ma non ai pantaloni di pelle anni ‘90 che fanno pendant con i capelli. Questa canzone sarebbe stata perfetta per uno di quei cartoni Disney primi anni Zero tipo Il Pianeta del Tesoro, sentita così a Sanremo venti-ventiquattro mi suona un po’ fuori tempo. Il pendaglio che tira fuori a un certo punto mi fa sospettare che si sia avvicinato al mondo della macrobiotica. Irama, o sei troppo avanti per noi o troppo indietro, per stavolta sei un 5 e ½.


00.42 – Annalisa

ANSA

Mentre presentano Annalisa un microfono in regia è rimasto aperto. Si sente chiacchierare, forse siamo di fronte alla prima vera sbavatura di questo Sanremo? O forse è solo una mia pulsione verso un dionisiaco che non arriva. L’intro della canzone sembra un po’ quello di un cartone animato giapponese romantico anni ‘80, la fine mi ricorda quella di Splash. Per una questione di orgoglio tricologico devo per forza tifare per lei, dato che le frangette rosse non sono molte nel mondo dello spettacolo e lei è una degna rappresentante. Obiettivamente, che le si può dire? Niente. Infatti voto 8.


00.24 – Loredana Bertè

ANSA

Un’altra tuta black, stavolta indossata da Sangiovanni, il mio preferito, o come direbbero quelli della GenZ, la mia crush. Presenta Loredana Bertè fresca di prima posizione che prima ancora di cantare ringrazia tutti, invertendo la liturgia, è davvero pazza. L’intro di questa canzone mi ricorda la pazza chitarra di Zitti e buoni, che mi ricorda a sua volta altre mille pazze chitarre di altrettanti pezzi rock. Voto 7- per la pazza rima dentifricio/fuochi d’artificio.


00.14 – Il cast di Mare Fuori

ANSA

Tutto quello che so di Mare Fuori l’ho imparato contro la mia volontà. So che è una cosa che piace molto ai giovani, ma anche ai trentenni che devono far finta di essere ancora giovani. In ogni caso appiccia n’at sigaretta è una bella hit, sto cercando di capire se la loro presenza sul palco dell’Ariston sia un dejavu o se ormai è una tassa obbligatoria da pagare tutti gli anni. Voto 5, sfido i fandom e mi prendo della vecchia.


00.08 – Geolier

Credo che a questo punto Geolier piuttosto che farci una traduzione del suo testo dovrebbe dirci come si pronuncia in modo corretto il suo nome. Gli occhiali fumè mi mettono in soggezione, il sospetto che Liberato sia sempre stato lui non mi abbandona. Voto 6+


23.59 – Giorgia

ANSA

Dico una cosa forte. Il medley di Giorgia a mezzanotte mi fa rimpiangere l’energia testosteronica dei Pooh. Gocce di memoria da sola vale un 7.


23.43 – The Kolors

ANSA

Se Fedez fosse un membro dei The Jackal sarebbe Stash Fiordispino. Questa canzone mi ricorda molte cose che ho già sentito, vorrei metterle tutte in fila ma è quasi mezzanotte e sto avendo un calo di zuccheri. Il giochino con le dita però funziona, e qualcosa mi dice che Questa Non è Ibiza volume II sarà il leitmotiv della pazza estate 2024. Voto 6 e ½ che potrebbe diventare un 10 ad agosto.


23.39 – Bob Sinclar

Non so che reazione avrei avuto nel 2008 se mi avessero detto che un giorno avrei visto Bob Sinclar fare un djset su una nave da crociera in collegamento con Sanremo. Forse sarebbe stato comunque meno credibile immaginarsi Amadeus, Fiorello e John Travolta che ballano il ballo del qua qua. In ogni caso, su i cocktail per il maestro Sinclar, certe serate non si dimenticano, fanno dei giri immensi e poi ritornano sulla Costa Smeralda come in un film di Sorrentino. Voto 7, perché mi sento un membro della Love Generation.


23.19 – John Travolta

ANSA

John Travolta si è auto-invitato a Sanremo, da quello che ho capito. Il momento attore americano all’Ariston mi riporta a quella straordinaria scena di Robert De Niro che dice con fare paterno a Elisabetta Canalis che se vuole può pure parlare in italiano mentre lo intervista nel suo inglese fresco di fuga d’amore con George Clooney. Io guardo Amadeus che fa Uma Thurman con lo stesso trasporto con cui lo guarda Giovanna Civitillo in prima fila, alle 23.17 possiamo dire che la Sanremo Fever si è ufficialmente impossessata del mio corpo. Voto 9

ANSA

23.11 – BigMama

ANSA

Mi sconvolge la cazzimma di questi giovanissimi tipo BigMama che si muovono sul palco con più disinvoltura di me ubriaca al karaoke davanti a tre persone. Sarà la rabbia che non le basta, ma io piuttosto che twerkare in diretta con svariati milioni di persone che mi guardano mi farei tagliare un piede, chapeau. Poteva essere un 7 ma diventa un 6, troppo fantasanremismo.


23.01 – Mahmood

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Gli addominali di Alessandra Amoroso presentano Mahmood. “Tuta gold” a mio avviso è il titolo più azzeccato della musica italiana subito dopo “Alghero” di Giuni Russo. Non riesco a trovare qualcosa di sbagliato in questo ragazzo, ma sicuramente è la mia grande professionalità e preparazione in ambito lirico-musicale che parla. Non paragonarmi a una bitch così, voto cinque cellulari più 3, ossia 8.


22.49 – Rosa Chemical

Il ritorno di Rosa Chemical a Sanremo è ciò che serve per spezzare la maledizione caduta sui Ferragnez dal Sanremo dell’anno scorso? Forse dovrebbe baciare sulla bocca Ibrahimovic per invertire le sorti infauste dell’imprenditrice digitale. Lui Boy George giostraio sempre molto gradevole, “Da due passiamo in tre, più siamo meglio è” è diventata una mia frase ricorrente. Voto 7


22.43 – Emma

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Emma non è solo una cantante, è una speranza. La speranza di poter arrivare a quarant’anni così. Questo restyling è la cosa migliore che le sia successa, compresa la cassa dritta nel ritornello che mi pare sia una cifra immancabile di questo Sanremo venti-ventiquattro. Voto 7+


22.34 – Romagna mia

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Da siciliana non posso che fomentarmi davanti a questo momento Romagna Mia. Se poi in prima fila c’è anche un sassofonista fisicato che sembra Clive Owen il delirio è ancora più dolce. Momento televisione privata voto 10, rilancio la proposta di fare un Eurovision versione italiana con le regioni che portano solo brani della TRADIZIONE, in caps lock come IL VOLO.


22.04 – Gazzelle

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Sogno il giorno in cui lo stacchetto sulle audiocassette verrà sostituito con uno stacchetto sugli iPod, in fondo non manca nemmeno così tanto. Bkkr44 in formazione completa presenta Gazzelle, degno rappresentante della Generazione Y, quella degli iPod, per l’appunto. Lui ha cominciato questo Sanremo con una tuta black e mi pare di capire che stia portando avanti questa idea senza esitare. La parte di me che ha vissuto due anni al Pigneto mi impone di dargli un 6.


21.51 – Il Volo

Rosa Villain vestita da grazioso lampadario ci presenta una canzone che parla D’AMORE, ossia CAPOLAVORO. Non so perché ma tutto quello che riguarda IL VOLO mi viene da scriverlo in caps lock. Timothée Chalamet, Edoardo Leo e Gianni Sperti potrebbero fare degli ottimi cosplayer de IL VOLO. Voto 5 agli SGUARDI che ci lanciano i tre caballeros della pop-lirica che piace tanto agli AMERICANI. Spero di vederli presto a un matrimonio delle Kardashian.


21.38 – Dargen D’Amico

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È già la seconda volta che si allude alle droghe durante la diretta di Sanremo e non è ancora intervenuto il Codacons, pronto? Tutto ok? Ci siete? Non è che siccome non c’è la Ferragni dovete battere la fiacca. Comunque, Dargen D’Amico, cassa dritta, occhiali da sole, siamo forse al Club2Club? Questa è chiaramente la canzone da mettere alle 2 di notte in scaletta. Voto 7+


21.33 – Alfa

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Lo sapevo che sarebbe arrivato uno con i props del Fantasanremo e ci avrei scommesso cinquanta euro che quel qualcuno sarebbe stato Alfa, scritto senza phi. Lui canta come Alvaro Soler, con un testo scritto da Francesco Sole, nel corpo di Benji e Fede. Fischi e uh-uh immagino siano un omaggio al recente Grammy di Miley Cyrus. Come direbbe la parte di me più conservatrice: “Una camicia te la potevi mettere”. Voto 6- perché so che va forte su TikTok e perché comunque Vai! è un bel titolo che lascia spazio a interpretazioni.


21.25 – Giorgia

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Stasera la moda pinguino di Mary Poppins la fa da padrona. Non capisco perché parliamo sempre delle gambe della Bertè e mai di quelle di Giorgia. Purtroppo io ho un trauma da vacanza-studio che mi impedisce di apprezzare a pieno le sue doti canore, ogni nota che canta mi ricorda di quella ragazza che tutte le sere nella sala comune prendeva un microfono e ci obbligava a un ascolto forzato della sua personale reinterpretazione della discografia di questa grande artista. Faceva anche le stesse mosse scattanti col microfono. L’effetto di E poi oggi per me è una sorta di shellshock, ma riconosco talento e simpatia, voto 8


21.12 – Le olimpiadi

Delle Olimpiadi invernali del 2026 me ne frega meno che del campionato di calcio, ma degli ermellini calabresi mi importa più della mia stessa vita. Non riesco a descrivere l’orgoglio e l’entusiasmo che provo ogni volta che vedo quelle due testine fare capolino sul palco dell’Ariston. Tina e Milo, siete la ragione per cui io mi sento italiana, nonostante sia nata su un’isola a mille e duecento chilometri da Cortina: abbiamo fatto l’Italia, ora facciamo le mascotte. Voto 10


21.05 – La Sad e Renga e Nek

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I ragazzi de La Sad si vestono come i pinguini di Mary Poppins e presentano la versione del multiverso padano di Colapesce Dimartino, ossia Renga Nek. Di questa canzone io non riesco a capire nulla se non una serie di suoni indistinti, credo sia la stessa cosa che prova Renga quando gli fanno ascoltare una cantante donna. Voglio dar loro un 6 democratico, quasi paraculo direi, perché essendo una persona che frequenta i corsi di total body so quanto sia importante la loro esistenza per alcune donne sopra i cinquanta con addominali scolpiti dal pilates.


20.58 – Ghali e Fred de Palma

Ghali mani di forbici presenta il primo cantante in gara, Fred De Palma, che io francamente pensavo fosse un regista. Fred ha una palma tatuata sotto l’occhio, potrei imitarlo e farmi un ulivo nello stesso posto. A questo pezzo manca qualcosa, qualcosa tipo Baby K. Voto 6- per l’onestà intellettuale di ammettere di essere la causa del pianto di qualcuno.


20.52 – Ruggero

ANSA

Ruggero ci ricorda che noi under 80 siamo solo ospiti di questo mondo chiamato Rai. Possiamo invadere la rete per una settimana all’anno fingendo di essere a casa nostra, ma la verità è che dovremmo toglierci le scarpe e portare un cabaret di paste in segno di grande educazione. Poi, se facciamo i bravi, alla fine di questo Sanremo Ruggero ci regala anche un paio di caramelle Rossana prima che torniamo ai nostri anfratti di internet. Voto 9


20.47 – La sigla

La nuova sigla di Sanremo mi destabilizza. Perché abbiamo rinunciato al parappapapparà? Chi ha avuto questa idea nefasta di sdradicare il riflesso pavovliano del “Perché Sanremo è Sanremo”?. Voto 5, nostalgia canaglia


20.43 – Daniele Cabras e Mattia Stanga

Daniele Cabras ha una grande fortuna, e quella fortuna si chiama Mattia Stanga. Voto 6+, dove il più è di incoraggiamento


20.40 – Paola e Chiara

Paola e Chiara hanno uno sguardo tra l’assente e il trasognato. Non so se è per il gobbo posizionato in basso o se è un effetto di qualche delizioso tranquillante che hanno preso prima del Prima Festival ma io vorrei aprire mille varchi di luce con loro. Voto 8


20.31 L’INIZIO

La prima è filata liscia, trenta canzoni eseguite con la precisione di un orologio svizzero, Amadeus sciolto e concentrato come un tennista che vince gli Australian Open – Ama, non ti preoccupare, sei l’unico rosso di cui abbiamo bisogno su quel palco –, Mengoni spigliato e preciso nonostante non abbia scritto letterine al sé stesso del passato, Fiorello che con una battuta sui cani antidroga e le feste con allarme bomba si tiene stretto il primato da me conferito di persona più divertente di sempre della televisione italiana.

Ma siccome noi non siamo qui per il bel canto, i bei completi bianchi, i bei testi impegnati e soprattutto, non siamo qua per gli acuti di Piero de Il Volo, tutto ciò non basta. Ieri abbiamo fatto l’aperitivo, stasera ci meritiamo come minimo una prima portata di tipico caos sanremese, e non parlo delle mossette pazzarelle che fanno i cantanti in gara per colpa di quella tortura che ci siamo autoimposti detta anche Fantasanremo.

Tanti ospiti, anche internazionali, Giorgia alla co-conduzione – un’espressione che francamente mi ricorda il Jobs Act –, e la mossa ecologista di Amadeus che per non far stare con le mani in mano i quindici che stasera sono a riposo li ha messi a presentare gli altri quindici che cantano, se non è garanzia di disordine pubblico questa. Raccolgo la staffetta lasciatami dalla collega Giulia Pilotti che spero a questo punto stia già dormendo con i centrioli sugli occhi e Fiorella Mannoia di sottofondo, e che la serata numero due abbia inizio. O come direbbe Alfa, Vai!

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