Le pagelle di Sanremo 2024: il colpone di scenone finale

A quest'ora preferivo riascoltare Angelina Mango, e invece con un colpone di scenone ci troviamo Geolier in testa alla classifica insieme a varie persone dai nomi accentati + Gigi D'Alessio. Si esibiscono di nuovo, stavolta tra i fischi, e un po' Geolier mi fa tenerezza (l'ho già detto che mi capita spesso coi giovani uomini?) perché lo sa anche lui che i fan di Gigi D'Alessio hanno votato con venti cellulari a testa, derubando la Mango di questa vittoria meritata.

Questa serata comunque è passata in relativa scioltezza, sarà che domani non devo mettere la sveglia, sarà che Sanremo finisce e vediamo un bagliore in fondo al tunnel.

Domani io e Alice Oliveri percorriamo questo tunnel insieme e cerchiamo di trasformare il bagliore in un varco di luce.

I Jalisse tornano a Sanremo dopo 27 anni e li fanno cantare alle due per assicurarsi che li vedano solo le sei persone che sono rimaste sveglie. Così ci insegnano che "dignità" è un concetto relativo. 10 per la tenacia
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All'una e quarantasei ho una confessione da fare: il mio primo cd della vita è stato un singolo di Nek, una richiesta che diede grande dolore ai miei genitori che tuttavia mi omaggiarono di Laura non c'è e di uno stereo con cui ascoltarlo. Ci tengo a dire che avevo quattro anni.

Stasera la coppia Renga Nek duetta con se stessa, esibendosi in un medley dei loro brani, e per quanto non indossino un numero rilevante di anelli, la pesantezza è nell'aria, il compiacimento si taglia con un coltello. Ma poi chiudono con Laura non c'è e e mi viene da perdonarli, anche se pure stasera non limonano. Spero che anche i miei genitori mi possano perdonare un giorno. 8

Fred De Palma fa una cosa buona e ci porta gli Eiffel 65, salvandoci dalla depressione per un soffio. L'una e mezza è l'ora giusta  per tirarli fuori, ma so cosa ci aspetta e temo non sia sufficiente. 8, di gratitudine

Mi dispiace trovarmi a valutare Maninni sempre dopo la mezzanotte, le circostanze mi indispongono nei suoi confronti e mi rendo conto che non è giusto, ma il duetto con Ermal Meta e i tamburoni mi devasta. 5

BigMama e altre tre giovani donne che rispondono al nome di Gaia, La Niña e Sissi, cantano Lady Marmalade regalandomi un minuto di euforia per questa canzone che non solo non è una mazurca della uallera in terra – dettaglio importante a quest'ora – ma richiede anche una certa dose di cazzimma, che le quattro signorine indubbiamente posseggono. Mi  addolora notare che quando io guardavo Moulin Rouge BigMama aveva un anno. 8

Il Tre canta un medley di Fabrizio Moro, cioè una serie di canzoni rappresentative della mazurca della uallera in terra. Moro è peraltro uno dei massimi esponenti del teorema Scanzi. È tutto un anello. Ho sofferto, 5

Sono confusa: i La Sad sono in gara con una canzone che si chiama Autodistruttivo e si sono portati dietro quelli del Telefono Amico per sensibilizzare la gente sul tema della depressione e del suicidio. Stasera cantano «dammi una lametta che mi taglio le vene» con Donatella Rettore.

Di sicuro se avessi un pulsante per l'autodistruzione l'avrei premuto durante questa esibizione. 5+, dove il più è per Rettore

Il compito ingrato della cover di De André quest'anno se lo accolla Diodato, che fa un ottimo lavoro con tale Jack Savoretti, di cui vorrei condividere il nome completo: Giovanni Edgar Charles Galletto Savoretti.

Penso al galletto umiliato all'inglese di De Luigi nei panni di Filippo Nardi e ritrovo un po' di energia vitale. 8+, dove il più è per l'intro di Filippo Timi

Il volo canta Who wants to live forever con l'accompagnamento di Stef Burns e io vado a stapparmi una coca zero, perché non sono sicura che l'aspartame mi faccia male ma percepisco chiaramente la tossicità di questa esibizione. 5, perché ricordo a tutti che non sono Piero Scaruffi

Emma, dopo aver perso i Boomdabash a sasso-carta-forbice, raccatta tale Bresh dalla Costa Smeralda e va avanti con grande professionismo, dandoci quello che vogliamo tutti: un ottimo medley di Tiziano Ferro. 8

Non c'è karaoke senza La canzone del sole, ma potevamo forse fare a meno di questa canzone del sole a base di creatina dei Negramaro con Malika Ayane. Sangiorgi e Malika alla fine cercano di ricreare la magia di Grignani-Arisa indemoniati su Destinazione paradiso a cappella, ma quelle vette restano irraggiungibili. 6+, perché comunque Battisti

I Gemelli Diversi, la nazionale italiana di ginnastica ritmica ci ricorda i pomeriggi passati davanti a MTV a guardare Ginnaste, vite parallele. Mr. Rain lo sa che questo è il Sanremo dei millennial e fa tutto ciò che è in suo potere per guadagnarsi il nostro cuore con l'operazione nostalgia.

Amadeus tenta il sabotaggio rientrando prima che finiscano il pezzo, ma non ce la fa, Mary continua a camminare su sentieri più scuri. Un nostalgico 7+

Mahmood canta Com'è profondo il mare con i Tenores di Bitti, che sulla carta non dovrebbe funzionare e invece sì, tipo i cracker con la Nutella.

Ricordiamo a tutti che Mahmood è anche un uomo molto bello e benvestito, che non so se al Fantasanremo fa punti, ma al Fantapilotti sicuramente non guasta. 10

L'omaggio a Ennio Morricone di Dargen D'amico è un po' tipo l'omaggio a Bertolucci di Troppo Frizzante, non l'ho capito. 6?

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Alessandra Amoroso e Emma Marrone si sono giocate i Boomdabash a morra cinese e Amoroso si è infine aggiudicata l'esibizione salentina. Non so se ha fatto un affare, sicuramente seguire Angelina Mango con questa cafonata non è ideale. 5, per la malaugurata collocazione in scaletta

Angelina Mango manda tutti a lavare le scale cantando La rondine. Non so se sia sempre la sindrome premestruale, ma mi sembra una cosa molto bella e molto difficile da fare senza mettersi a piangere. Alla regia intanto se la sentivano Terrence Malick. 10

Il Sanremo dei millennial non poteva concludersi senza un best of di Gigidag vestito da capitano zarro della Costa Smeralda. Un grande momento, che rinvia lo scoramento ancora per un po'. O capitano, mio capitano! Voto 120 decibel

Anche Geolier, Guè, Luchè e Gigi D'Alessio (uè!) puntano a dare fastidio a Salvini cantando in arabo. 8, sempre per l'esotismo

Loredana Bertè ci ricorda che quando si ha la voce e l'attitudine e la canzone è bella questa cosa dei duetti ha un suo senso.

Lei si è portata Venerus, che so chi è e per questo mi sento meno vecchia di altre volte. Grata anche al problema tecnico all'inizio dell'esibizione, che mi ha permesso di andare in bagno. 10

Il Re Leone è il mio cartone Disney preferito, ma questo non significa che voglia sentire Clara e Ivana Spagna cantare Il cerchio della vita a Sanremo. Non disdegnerei Renga e Nek con Hakuna Matata.

Archivio così il primo sbadiglio della serata, mancano ancora 3 ore. 6 dalla bambina che è in me

Vincere Sanremo per Ghali è del tutto secondario, il suo obiettivo è chiaramente insolentire Matteo Salvini.

Missione assolutamente lodevole, per quanto mi riguarda, che stasera porta avanti cantando anche in arabo, accompagnato dal musicista tunisino Ratchopper. Molto bravo, molto elegante e sempre molto alto. 10

Vivevo per questo momento ABBA dei Ricchi e Poveri con Paola e Chiara e ora purtroppo è passato e non ho più niente a cui anelare.

È l'attesa del piacere il piacere stesso? Ora per andare avanti mi servirebbe quello che prende la signora Angela, qualsiasi cosa sia. 10mila

Dove devo firmare per chiudere il festival con la vittoria di Arisa? Ingiustamente esiliata sul Suzuki stage, portatela all'Ariston a duettare con tutti. Non serve che vi ricordi cosa fecero lei e Grignani l'anno scorso, io ci penso ancora tutti i giorni. 10

I Santi Francesi stasera mietono mutande con questa cover di Hallelujah di Leonard Cohen insieme a Skin, che credo faccia la stessa dieta di Lorella Cuccarini (56 anni, mi segnala un'amica). Percepisco una qualità diversa in questa esibizione, la scuola di Sky si percepisce. 99 di pressione minima​​​​​​

Cos'hanno in comune Francesco Gabbani, Michelle Hunziker e Roberto Benigni? Sono tutte persone che vorrei vedere il giorno in cui gli arriva il 730, o fanno la fila alle poste, o sbattono forte il mignolo del piede in uno spigolo. Non mi capacito del loro buonumore, che mi infastidisce molto.

Per il resto condividono pressoché gli stessi punti di contatto delle due canzoni che hanno cantato Fiorella Mannoia e Gabbani in questo duetto, cioè nessuno. Ho visto karaoke migliori, 5

Irama canta con Riccardo Cocciante e seppur la situazione tricologica di entrambi mi distragga molto e il look da Terminator di Irama non mi sembri adeguato al tono della canzone, non posso negare che, come direbbe Mara Maionchi, questi sono due signori che cantano. 7 e mezzo, ma ho bisogno di una botta di vita.

I BNKR44 iniziano al pianoforte sorseggiando dei bicchieri di Fluimucil con fare compassato, poi arriva Pino D'Angiò a ricordarci che servirebbe più Pino D'Angiò nelle nostre vite. 10 a Pino D'Angiò

Lorella Cuccarini si conferma il Benjamin Button della televisione italiana presentandosi con due braccia toniche e un collo piallato che vanno contro qualsiasi legge della fisica. Si esibisce in un carosello di canzonette danzanti, tra le quali spicca We go together di Grease.

E allora mi chiedo: non potevano giocarsi questi trenta secondi di SIAE con Travolta due sere fa? Voto 1000, gli anni che in realtà Cuccarini ha passato su questo pianeta dopo aver venduto l'anima a Belzebù.

La sindrome premestruale si fa sentire durante questa esibizione di Alfa, che è visibilmente molto contento di cantare con Roberto Vecchioni e mi fa tenerezza, come spesso capita con i giovani uomini.

Da gran signore qual è, Vecchioni lo ascolta rappare una strofa inedita con gli occhi chiusi, nascondendo bene il malessere. Il mio utero dice 8

Sarà che sono 24 ore che vedo la faccia di Stash in tutti i meme dell'internet, ma riesco a pensare solo che non so cosa darei per conoscere la beauty routine che gli permette di avere quegli zigomi turgidi.

I The Kolors cantano un medley delle canzoni di Umberto Tozzi, il quale è determinato a ignorare la presenza di Stash sul palco, non importa quante volte lui gli si struscia addosso. 7

In questo festival il mio cuore batte per Gazzelle, quindi provo a fornire un commento pseudo-obiettivo moderando il mio slancio con la recensione del fidanzato che mi siede accanto, che dice: «Se però non sai cantare non è che vai a Sanremo a fare Venditti. A me piace giocare a calcio, ma non faccio il terzino della Juve». 

Gazzelle canta Notte prima degli esami con Fulminacci, e nonostante il rancore che aleggia sul mio divano a me questo momento Roma nord piace. 7+, per darmi un tono

I cani dell'unità cinofila delle forze dell'ordine non cantano per non infierire su Rose Villain e Nannini. 6 per il labrador Chanel, ma aspetto il momento in cui finalmente avremo un'unità felina

Rose Villain e Gianna Nannini fanno a gara a chi canta peggio e si classificano entrambe al primo posto. Scelgo di concentrarmi sul fatto che in prima fila Giovanna ha un vestito che fa pendant con la giacca di brillantini rosa di suo marito e spero che più tardi si esibiscano in un pezzo della colonna sonora di Barbie. 4

Annalisa, con la sua ormai uniforme da Bella Baxter che fa shopping in via Paolo Sarpi, canta Sweet Dreams con La rappresentante di lista e un coro di agenti Smith. È un po' presto per gli Eurythmics, ma oggettivamente spaccano. Viva Annie Lennox, 9

Ma l'uso smodato dell'autotune fa punti al Fantasanremo? Perché non mi spiego come un cantante possa scegliere in autonomia di avere la voce di Wall-E schiacciato in una porta.

Comunque il robot di Sangiovanni canta una propria canzone con una giovane donna spagnola molto carina, ma non si sono messi d'accordo sulla stagione in cui ci troviamo: lei è in prendisole, lui è pronto per i grandi freddi. Le cover in spagnolo se non sono cantate da Laura Pausini non mi interessano, 5.

Un brivido di eccitazione mi attraversa nei primi trenta secondi di diretta, quando penso che finalmente è arrivato il momento del disturbatore che sale sul palco per assalire Amadeus, l'imprevisto che stiamo anelando da martedì.

E invece è Fiorello che è venuto a parlare di cessi, rubando minuti preziosi alle nostre vite. Partiamo in salita.

Con una cassa di coca zero al fresco e il rumore della pioggia contro i vetri che mi convince che tanto stasera non avevo niente di meglio da fare, guardo con ottimismo alla serata delle cover che sta per iniziare, e spero con tutta me stessa che possa risollevare questa cumbia della noia, questa polka del disagio, questa mazurca della uallera in terra che chiamiamo festival di Sanremo venti-ventiquattro.​​​​​