- Festeggiando gli ottant’anni di Bob Dylan andrebbe tirata in ballo l’enantiosemia, quella caratteristica di una parola di avere due significati opposti, e soprattutto l’esempio più affascinante di enantiosemia: “storia”.
- Direttamente dalla sua bocca e dalla bocca di gran parte della popolazione mondiale, dai primi anni Sessanta a oggi, sono uscite milioni di storie sulla vita e sull’opera di Dylan. Racconti veridici e menzogne palesi.
- Per il suo ultimo compleanno ho voluto raccogliere una serie di queste storie, tutte verità rigorosamente accreditate e testimoniate ma non per questo realmente accadute. Di Dylan bisogna sapere tutto e credere a tutto.
Forse soltanto quella sera si chiamò Robert Allen Zimmerman. Erano le 21:05 del 24 maggio del 1941 quando nacque. Più precisamente: all’ospedale di Saint Mary di Duluth, nello stato del Minnesota, sulla scogliera della riva occidentale del lago Superiore. Sei anni dopo la sua famiglia si trasferì a Hibbing, una città mineraria, al 2425 della Seventh Avenue. La comunità ebraica lì è talmente piccola che non c’è neanche un rabbino. Il primo concerto, dopo un’applaudita esibizione in onore della n



