Questa solo per ricordarti che oggi a Roma faranno 43 gradi. Ti scrivo appena sveglio così nel caso tu non avessi fatto programmi per avere tutto l’occorrente a casa posso io fare un salto e lasciarti qualcosa davanti alla porta.

Purtroppo ieri non sono riuscito a comprare frutta e verdura al mercato perché avevo una riunione presto e quando alle undici abbiamo finito erano già 36 gradi. Ma ieri notte ho fatto provviste al supermercato prima di tornare a casa.

Sono riuscito a non comprare il gelato, spero ti faccia sorridere. O piacere. Non posso permettermi picchi glicemici e cali di zuccheri esagerati in una situazione del genere. Ieri ho preso solamente gli spinacini, quattro pacchi di semi vari, il magnesio, dei limoni, del lime, due bottigliette di estratto (spinaci, mela, spirulina).

Mi sta dando una gran mano un integratore di vitamine a base di super food. Lo so che quando ti faccio gli elenchi pensi che voglia dire a te come vivere. Stamattina sono solo preoccupato per come andrà questa giornata.

Genitori e blackout

Ai miei genitori ho dato le indicazioni tre giorni fa e ho portato un po’ di spesa da loro e gli ho ordinato di non prendere impegni la prossima settimana. Sono capaci di morire per andare a una visita di controllo. Li monitoro a distanza. Non sono andato a stare con loro, non ho venduto casa.

Quest’estate ho paura che stiano male, e non ho voglia di stare in questo appartamento, ma ho deciso che non lascerò l’appartamento prima di averne trovato un altro, anche se l’estate a casa dai miei sarebbe stata un diversivo per loro, una distrazione, dopo quest’inverno, dopo l’operazione, gli avremmo tenuto compagnia. Mi fa male quando mi chiedono come mai ho cambiato idea. Spero solo che nessuno collassi.

Ho anche paura che ci siano dei blackout. Io che non uso mai il ventilatore, in questi giorni lo sto usando. Cosa succederà se lo usiamo tutti? Tu hai il condizionatore o il ventilatore? Ti serve che ti porto il mio ventilatore? Non farti problemi, io penso che non lo userò.

Esercizi e docce fredde

Appena ho finito di scriverti, se vedo che non rispondi subito, farò gli esercizi. Negli ultimi mesi sono diventato molto regolare con queste abitudini della mattina, e da quando le temperature sono salite sopra i 34 gradi ho iniziato a svegliarmi un’ora prima, alle sei e mezza, per avere il tempo di esercitarmi e lavorare un paio d’ore al computer prima che cominci a fare caldo.

La cosa che mi disturba davvero è che il primo vero passaggio della mia cura contro l’infiammazione da stress è la doccia fredda, e l’acqua non esce gelida. Tanto tu non farai mai la doccia fredda.

E mentre ti mando i consigli per affrontare questa giornata – spero che se non ti hanno dato lo smart working tu ti sia presa un giorno di ferie (e magari poi quando sarà autunno ci sarà da scendere in piazza per questa cosa) – già mi rendo conto che sto cadendo nello schema lo so che tu / ma… che tu non sopporti.

Tant’è: la doccia fredda mi ha aiutato a fare fronte allo stress di quest’anno. Le cose che ci sono successe mi hanno fatto salire la pressione. Cercavo metodi non medicinali per abbassarla, poi dopo una notte a cercare video di self help ho scoperto questa pratica che serve ad abbassare la risposta allo stress. Insomma ti puoi fidare se te la consiglio, io con questa cosa della doccia fredda probabilmente mi sono salvato la vita. Mentre le fluttuazioni di peso mi stordivano a livello ormonale.

Dopo la doccia fredda devo fare un esercizio di apnea controllata che lavora nella stessa direzione. Mi è servito tanto. Aiuta ad aprire gli occhi, a sentire quella scossa di adrenalina che fa venire il coraggio di cominciare la giornata.

Ti scrivo dopo la doccia e dopo l’apnea, sono sul “divano nuovo”, che ancora considero nuovo. È rimasto sempre il simbolo dei lavori di ristrutturazione dell’appartamento. Lo copro con un telo turco che mi hanno regalato alla seconda festa che ho fatto per l’inaugurazione della casa dopo la ristrutturazione, come mi hai consigliato tu.

È uno spazio enorme, questo salotto maggiorato. Le tre finestre. Le assi di legno dove prima c’era la base del muro che divideva in due le stanze che adesso sono riunite.

Le guardo mentre sto in apnea e conto i secondi sul cronometro del telefono. Calcola che alle undici saranno già 38 gradi, 35,5 alle dieci, 33 alle nove, è come un conto alla rovescia paradossale delle possibilità di fare qualcosa di buono nella giornata peggiore dell’anno.

Digiunare

Adesso mi metterò a fare gli esercizi e intanto aspetterò che mi rispondi, così ho ancora un’ora o due prima che il caldo renda sconsigliabile uscire per andare a fare la spesa. Davvero, scrivimi, sono felice di portarti qualcosa.

Oggi non bisogna usare Glovo e le altre app. Non bisogna far andare in giro i poveri bengalesi sulle bici a motore. Forse sarebbe il giorno perfetto per un digiuno di 24 ore. Se non avessi la verdura e la frutta lo farei, e se tu non hai fatto la spesa ieri, e se preferisci che io non esca per portarti da mangiare, ti consiglio di digiunare.

Comincio gli esercizi saltando sul posto, faccio plank, squat, Asian squat, piegamenti e una serie di allungamenti. Alla fine mi appendo alla sbarra che ho montato all’entrata del bagno tuo. È il rimedio che cercavo da anni per rimettere a posto le spalle – si vede che siamo fatti per penzolare dai rami, di conseguenza se non lo facciamo ogni pezzo delle spalle va in malora.

Di solito quando faccio gli esercizi Anna si sveglia, forse il suo sistema linfatico percepisce l’energia di suo padre che si attiva. No, non la costringo a fare esercizi. Mi dispiace che non ci sia un posto dove scappare (fino al 20 agosto), la ristrutturazione è andata come è andata. Il pasticcio con i permessi  e con i soldi l’ha combinato il tuo architetto.

Non è che la tengo a Roma per punire te, per farti preoccupare. Quello che hai fatto è imperdonabile. Lo sai anche, perché nemmeno provi ad avvicinarti o a rimediare un mazzo di chiavi. Si vede che ti eri così stufata di me che potevi prendermi in giro chiamando proprio quell’essere lì a fare i lavori. Secondo te Anna non le sente queste cose? Non le attraversano i nervi sconvolgendola? Pensi che lei senta solo quello che vede?

Paure

AP

Questo non vuol dire che io non sia preoccupatissimo per come organizzerai questa giornata. Spero non ti mandino da nessun cliente. Gli hai spiegato che in questo periodo hai le difese immunitarie basse?

Io ho provato a mandare una mail ai tuoi dirigenti dopo che è successa la cosa per minacciarli che se ti strapazzavano di lavoro come al solito questa volta gli facevo passare i guai. Ma tanto tu sei complice.

Alzassi mai un braccio verso il sole la mattina per sgranchirti la spalla. Non so come fai a vivere senza far oscillare il bacino, io se non lo faccio divento una statua di marmo.

Penso che preparerò la piscinetta di quando Anna era piccola e oggi la riempiremo di ghiaccio e dopo giocheremo con la pompa, ma solo dopo l’una, quando è andato via tutto il fresco rimasto dall’alba e il terrazzo sarà finito all’ombra.

Io lavorerò da casa ma senza tenermi il computer sulle gambe, perché le arroventa. Ho comprato una tastiera portatile bluetooth. Anna in questi giorni sta costruendo una grande casa di bambola con i pezzi di tutti i lego che ha smontato nell’ambito di un ordine generale che stiamo facendo della casa.

Le ho fatto ascoltare l’audiolibro del Magico potere del riordino insieme a me la sera in terrazzo e le ho spiegato che tutte le cose hanno uno spirito, ma quando non abbiamo più rapporti con lo spirito delle cose, quelle cose ci opprimono.

Quindi le ho fatto conservare alcuni pezzi della nostra vita precedente a cui si sente ancora legata, e il resto l’ho diviso in due pile: una l’ho portata dai miei, una l’ho buttata. La cosa farà bene anche a te, indirettamente, ne sentirai i benefici.

Già sento arrivare il caldo, ti lascio, devo fare gli esercizi. Stasera porterò Anna all’arena a vedere Doctor Strange nel multiverso della follia. Ti prego rispondi subito se vuoi che ti porto la frutta e la verdura. Scrivi se vuoi anche dei semi. Vabbè, te li infilo comunque. Ti amo. Ciao.

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