- Parlare di tossicodipendenze è difficile, si oscilla fra logiche repressive e totale disinteresse, è molto raro leggere o vedere qualcosa sul consumo di droghe che porti a un ragionamento più ampio. Questo, Sanpa, la serie Netflix su Vincenzo Muccioli, riesce a farlo.
- San Patrignano, Ceis, Gruppo Abele, don Riboldi, Saman. A partire dagli anni Ottanta la «comunità» di recupero entra a far parte dell’immaginario nazionale come alternativa ai luoghi di somministrazione del metadone pubblici.
- Ma non è un “poema pedagogico” quello che scrive Muccioli sulla collina sopra Rimini, è piuttosto un progetto di controllo totale.
Parlare di tossicodipendenze è difficile, si oscilla fra logiche repressive e totale disinteresse, è molto raro leggere o vedere qualcosa sul consumo di droghe che porti a un ragionamento più ampio e vada oltre le nostre certezze. Questo, SanPa, la serie Netflix su Vincenzo Muccioli, riesce a farlo, qualsiasi sia la posizione che abbiamo nei confronti di quella storia. Da spettatori siamo portati subito al centro dell’evento, quando, nel 1978, nasce la comunità di San Patrignano, una risposta (



