- Alcune delle esperienze più eccitanti che possiamo fare nella vita, viste da fuori sono terribilmente noiose. Quando sogniamo o leggiamo, ad esempio, il bello accade tutto dentro la nostra testa. Eppure Twitch è nata e tutt’ora fiorisce trasmettendo ragazzini che puntano la webcam su loro stessi, mentre giocano ai videogames.
- C’è un nodo ingarbugliato ma decisivo che lega noia e attenzione, lavoro e tempo libero, capitalismo delle piattaforme e qualità della vita, ma anche identità, presenza a sé, consapevolezza (modi diversi di dire: politica).
- Sono usciti due libri che parlano proprio di questo: Yoga di Emmanuel Carrère e Come annoiarsi meglio di Pietro Minto.
Non c’è argomento più interessante della noia. «La noia è un caldo panno grigio, rivestito all’interno di una fodera di seta dai più smaglianti colori» scriveva Walter Benjamin: in questo panno ci avvolgiamo quando sogniamo, entrando così in contatto con gli splendidi arabeschi all’interno della fodera. Ma visto da fuori, sotto quel panno, il dormiente appare grigio e noioso. Paradossi Ecco il primo paradosso della noia: alcune delle esperienze più eccitanti e immaginative che possiamo fare



