Cara Giulia,
il mese scorso il mio fidanzato, con cui convivo da tre anni e che frequento da quattro, mi ha fatto la proposta di matrimonio. È stato un momento magico. Anche se ne parlavamo da tempo è riuscito comunque a sorprendermi. Ovviamente ho accettato e abbiamo subito iniziato a organizzare, ma visto che vogliamo fare una grande festa e non vogliamo fare le cose di corsa ci sposeremo nell’estate del 2023.

Siamo felicissimi, non so davvero come esprimere quello che provo. Può sembrare una sciocchezza, dal momento che stiamo insieme già da tanti anni, ma per noi è un passo importante e l’idea di celebrare con amici e famiglia ci riempie di gioia e attesa.

Ti starai chiedendo dov’è il problema e perché ti sto scrivendo. Beh, anche se sembra tutta una situazione da sogno, quando l’abbiamo detto ai miei abbiamo avuto una reazione che non ci aspettavamo. Mia mamma è rimasta di sasso e ha cominciato a fare battutine solo su quanto costerà la festa. Niente congratulazioni, niente abbracci, niente emozioni.

Capisco che non possano essere tutti felici quanto noi, ma dalla propria madre uno si aspetta dell’altro. Ora ho paura che mi attaccherà questa negatività.
S.


Cara S.,
capisco la tua delusione, ma temo che te la debba mettere in tasca e portare pazienza. Questa è, in generale, la cosa più importante che possiamo imparare sul rapporto con i nostri genitori, a mio modesto parere: i genitori sono persone. Non sono né supereroi destinati a salvarci né agenti speciali in missione per rovinarci la vita. Sono persone.

Certo, ci hanno sfamato e pulito il culo e sono responsabili per la gran parte delle ore di psicanalisi di cui potremmo sentire il bisogno a un certo punto – tutte cose che non potremmo dire della maggior parte delle persone a cui ci rapportiamo – ma, se tutto va bene, mentre ci addentriamo nell’età adulta avremo sempre meno bisogno di qualcuno che ci sfami e ci pulisca il culo. Io non so quanti anni hai, ma escludo tu sia una sposa bambina, quindi non hai motivo di lasciare che una reazione tiepida da parte di chicchessia intacchi la tua felicità. Se avete il tipo di relazione madre-figlia in cui riuscite a dirvi le cose senza cavarvi gli occhi a vicenda, magari prova a parlargliene. Essendo una persona, può darsi che tua madre abbia i suoi buoni motivi dietro a quella freddezza.

Da quanto mi dici è possibile che stesse mettendo da parte i soldi per svernare alle Maldive e il tuo annuncio le abbia semplicemente scombinato i piani. Onesta? A nessuno va di pagare la cena a 100 sconosciuti, neanche in nome dell’amore.
Giulia


Cara Giulia,
le persone cambiano? Mi sono lasciata con il mio fidanzato dopo una storia di 6 anni, ma nessuno dei due sa bene perché. Avevamo vite poco compatibili ed energie diverse nell’affrontare le difficoltà. Io ero più propositiva e ottimista per il futuro in cui, dopo tanti anni a distanza, ci saremmo finalmente ritrovati, lui invece era stanco, sconfitto. Alla lunga ho cominciato a patire questa disparità, come se dovessi sempre trascinarlo in giro e farmi carico di tutto sulle mie spalle, e anche se lo amo ancora ho deciso che era meglio continuare ognuno per la propria strada. Ma mentirei se dicessi che non mi manca ogni minuto.

Ora, dopo alcuni mesi, lui dice che sta lavorando su se stesso e che è pronto a ricominciare da zero e a dimostrarmi che è diventato – o sta diventando – la persona di cui ho bisogno.

Io non so se fidarmi. Lo strappo è stato talmente faticoso che non so se troverei le forze di farlo di nuovo. Ma d’altra parte, se è davvero cambiato come dice, potremmo trovare un equilibrio nuovo. Che faccio?
M.


Cara M.,
a parte Jennifer Lopez che è uguale da 25 anni, tutti cambiano. Il problema non è tanto se lo fanno o no, ma come lo fanno. Vale a dire: spontaneamente o con una pistola puntata alla tempia. Non fraintendermi, come ho scritto diverse volte non sono certo la fan numero uno della spontaneità. Trovo molto fastidiose le persone che raggiungono determinati obiettivi senza sforzo, ammiro chi invece si fa uscire il sangue dal naso nel tentativo di apparire sempre al meglio anche contro la propria natura (miei modelli di vita: le drag queen).

Detto questo, nella tua situazione ho il timore che trovereste sì un nuovo equilibrio, ma tanto squilibrato quanto quello di prima. Ci sono sempre dei rapporti di forza tra due persone che si amano e, per quanto mi riguarda, quando uno dei due sente di dover dimostrare qualcosa la sua è una partenza in salita. Non è una relazione, è l’esame della patente: se hai imparato a fare un parcheggio a S torniamo insieme.

Purtroppo non funziona così e secondo me tu l’hai già capito, ma capisco anche la voglia di riprovarci. È difficile negare una seconda possibilità a qualcuno che si ama. E poi magari non sarà un parcheggiatore perfetto, ma a casa ti ci porta. Prova anche tu a ricalibrare le tue aspettative, il più delle volte si tratta solo di venirsi incontro.

Giulia


 

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