Settimana caldissima, con 5 new entry nelle prime sei posizioni della classifica. Al primo posto fa il vuoto uno scrittore molto letto e amato dai lettori, l'ex magistrato Gianrico Carofiglio. Ritorna Guido Guerrieri, l'avvocato più famoso del romanzo giudiziario italiano, in Il ritorno della notte , Einaudi Stile libero. «Non so dire se avessi deciso già quella mattina, al momento di andare in tribunale, che sarei rimasto in aula ad aspettare la sentenza. Forse sì o forse no. Mi sedetti sulla sedia del pubblico ministero, su quella di un giudice popolare, su quella del presidente, poi entrai nella gabbia degli imputati. Per vedere il mondo attraverso le sbarra».

Un'avventura processuale enigmatica, dl grande ritmo, che si intreccia a un'affilata meditazione sulla perdita e sul rimpianto, sulle inattese sincronie della vita e sulla ricerca della felicità.

Una donna ha ucciso a colpi di pistola l'ex compagno della sorella. Legittima difesa o omicidio premeditato? La Corte è riunita in Camera di Consiglio. In attesa della sentenza l'avvocato Guerrieri ripercorre le dolorose vicende personali che lo hanno investito nell'ultimo anno. E si interroga sul tempo trascorso, sul senso della sua professione, sull'idea stessa di giustizia.

Gli occhi di Monna Lisa

Al secondo posto sta invece il romanzo di Thomas Schlesser, storico dell'arte francese e direttore della fondazione Hartung-Bergman, Gli occhi di Monna Lisa , Longanesi.
Lisa ha dieci anni e vive a Parigi con i genitori quando un giorno, all'improvviso, i suoi occhi smettono di vedere. Pare un problema più psichiatrico che oculistico. L'arte può allora aiutare a superare un trauma forte come l'esperienza di una cecità temporanea, che nessuno sa spiegare. E così, ogni mercoledì, subito dopo la scuola, il nonno accompagna Lisa a visitare il Louvre, il Museo d'Orsay, il Beaubourg. Osservando incantati le cinquantadue opere che scandiscono il romanzo, scoprendo la cifra stilistica di un artista, commovendosi davanti all'ineffabile spettacolo di un Leonardo o di un Degas, di un Botticelli o di un'installazione di Marina Abramovic, nonno e nipote compiono un viaggio nel mistero della bellezza, nell'enigmatica capacità dell'arte di mettere a nudo l'animo umano, che cambierà la vita di entrambi. E insieme anche la nostra che leggiamo e guardiamo attraverso di loro quelle

e opere. Un successo mondiale, erano anni che non si assisteva a un fenomeno simile. Gli occhi di Monna Lisa è Il mondo di Sofia  della storia dell'arte.

Al terzo posto il giallo Sepolcro in agguato , un'indagine di Cormoran Strike di Robert Galbraith, che è lo pseudonimo di KJ Rowling, la grande scrittrice autrice della saga best seller di Harry Potter, il più grande fenomeno editoriale della nostra epoca.

Valerio va allo Strega con Sellerio

Al sesto posto gran partenza per il romanzo di Chiara Valerio, Chi dice e chi tace, questa volta in elegante blu Sellerio. Chiara Valerio, scrittrice, matematica, editor, infaticabile organizzatrice culturale, è una delle più importanti intellettuali italiane. Che ci racconta una storia nera, ambientata in una provincia insolita, ritratto di donne in costante mutazione: un'indagine tra silenzi e dicerie di provincia. La sua Scauri (la grazia del vivere in provincia già raccontata nel sua Spiaggia libera tutti ) si affacciata sul Tirreno, che è l'ultimo paese del Lazio, un posto né bello né brutto, con una sua grazia scomposta. Scauri è un po' come Macondo. Solo che a Scauri c'è il mare. Qui Vittoria viene ritrovata morta nella vasca da bagno, una fine improbabile. Il paese accetta, perché sa capire le disgrazie e tace, Lea Russo invece no. Lea, che fa l'avvocato, è sempre stata affascinata da Vittoria. Non vuole accontentarsi di ciò che ha avuto sempre davanti agli occhi. Vuole capire come è morta Vittoria, e chi era davvero lungo un sentiero su cui è difficile avanzare e dal quale è impossibile tornare indietro. In Chi dice e chi tace niente rimane mai fermo, le passioni, le inquietudini, le verità e gli enigmi: tutto sempre si muove, tutto può sempre cambiare. Che ne sappiamo degli altri – quelli che ammiriamo, che amiamo – ma anche di noi stessi in un orizzonte sfuggente, parziale, sempre in movimento? Un romanzo bellissimo. In corsa allo Strega.

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