Estate in pineta

Lo Stalin della Scopa conosce il destino e che carte ha in mano

Illustrazione di Dario Campagna
Illustrazione di Dario Campagna
  • Durante le vacanze estive ci recavamo con la famiglia al campeggio poco fuori Roma; erano 50 chilometri, e a noi ci sembrava un viaggio. Una volta arrivati al mare, tutto ricominciava da dove lo avevamo lasciato l’estate precedente.
  • Mentre i ragazzini stavano al mare dalla mattina alla sera, i padri rimanevano alle roulotte, e giocavano a carte tutto il tempo, ad un tavolo quadrato messo all’ombra.
  • Dopo alcune stagioni tutti si resero conto che a scopa mio padre era imbattibile, e su tutto il litorale cominciarono a chiamarlo Stalin. Finì pure escluso dai tornei, nel senso che il calendario degli incontri si svolgeva senza di lui, e il vincitore poi si giocava la bella con mio padre.

Mio padre è stato senz’altro il più grande giocatore di scopa di tutti i tempi; uso il passato solo perché ad un certo punto ha smesso. E ognuno che sia stato il più grande a fare una cosa sa bene che c’è sempre qualcuno più forte. E se non c’è già è solo perché sta nascosto da qualche parte, e prima o poi si presenterà. Per questo un individuo deve sapere quando lasciare, proprio come farebbe un sovrano. Indovinare il momento giusto per abdicare, in questo ogni uomo può essere un re. Mio pa

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