Cultura

Il magnifico ritorno di Paola e Chiara segna la vittoria delle artiste fuori dalle piste prestabilite

LaPresse GRM FOTO/RASERO GUBERTI
LaPresse GRM FOTO/RASERO GUBERTI
  • Amo Paola e Chiara dal primo istante in cui le ho viste. Era il 1997 e il mio cuore di preadolescente queer si infiammò davanti a quelle due sorelle vestite uguali – pantaloni di pelle, camicia rosa, camicia azzurra – che con una specie di ipnotico accanimento e due squillanti voci all’unisono si urlavano addosso.
  • Se essere popstar donne come quelle inglesi o americane qui è sempre difficilissimo, allora, tra la fine degli anni Novanta e primi del Duemila, si rivelò impossibile.
  • Una storia che racconta molto di noi, anche come società, come ambiente simbolico e culturale, come sistema che ha sfruttato e quasi mai supportato le artiste che si muovevano al di fuori delle piste prestabilite. Vi chiedo una sola cosa, dal profondo del mio cuore di fan: stavolta, mi raccomando, trattatemele bene.

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