- Se il romanzo si nutre dell’esperienza, cosa succede quando l’esperienza avviene online? Quanto è “reale”?
- Rooney è bravissima a raccontare i destini di soggetti che sono allo stesso tempo presenti e assenti, che sono qui, davanti a te, ma nel medesimo istante anche altrove, impegnati in altre quattro conversazioni contemporaneamente, distratti a scrollare la timeline di un social, impegnati a desiderare sia te sia il tipo su Tinder che stanno guardando sotto il tavolo.
- Lockwood riesce a trasformare i meme in linguaggio letterario. Prende tutto questo che è quanto di più effimero, passeggero, istantaneo possa esistere.

Il romanzo, questo cannibale» diceva Virginia Woolf. Del resto ha sempre fatto questo, il romanzo: prendere pezzi di realtà, porzioni di mondo che fino a quel momento erano rimasti al di fuori dei confini letterari, e ingoiarli, masticarli, farli propri. La storia del romanzo è la storia di questa progressiva estensione di ciò che si può raccontare, di ciò che è degno di essere condiviso. E quindi non più le storie di divinità e eroi, ma le vicende di un hidalgo pazzo, di un mercante su un’



