Per una serie di circostanze fortuite, ti ritrovi a trascorrere una vacanza nella grande residenza estiva di una persona molto più potente di te. Il destino ti ha portato lì. O forse non è il destino, ma mettiamo da parte per un attimo gli antefatti. Immagina una situazione in cui, di partenza, navighi in acque non tue.

La persona più potente di te può esserlo per vari motivi. È molto più ricca, caso facile. Ma non è per forza il punto. Può provenire da una famiglia che ha una lunga storia di potere, il che incute timore, non solo a te. Può essere una persona che viene dal nulla, ma che con grande talento ha acquisito una posizione inarrivabile e ora fa il bello e il cattivo tempo. Può essere una persona che in generale non considereremmo potente, ma che lo è nelle cose che importano a te.

Per esempio, se volesse, potrebbe aiutarti a realizzare un tuo desiderio professionale. Può essere, facendo un caso più concreto, un tuo compagno di università appartenente a una famiglia aristocratica proprietaria di un immenso castello. Ebbene sì, ho visto, come tanti, quel film: Saltburn. Uno studente di Oxford trascorre le vacanze estive nella magione del compagno di studi più bello e più privilegiato di lui.

Una favola classica

In realtà la favola ha una sua classicità. E il film che ho citato è solo un esempio, ed è stato anche molto criticato, perché caotico, perché troppo costruito su una sequela di immagini più o meno eccitanti e patinate, a scapito di una reale necessità narrativa. Ma a me tutto questo non importa.

Quello che mi interessa è che tu ora visualizzi la persona più potente di te, la persona che ti invita a fare le vacanze nel suo castello, una persona invero molto gentile, che cerca di farti sentire a casa. Non siete amici (anche se vi definite amici). Non lo sarete mai, perché vi separa tutto quel potere che la persona ha e che tu non potrai mai avere. O meglio, lo potresti avere, se attuassi un piano di conquista (e forse di distruzione).

I potenti talvolta sono vulnerabili perché non si aspettano di avere predatori naturali. Questa settimana avevo voglia di scrivere cose cattive, e dunque ho tratto dal mondo della negoziazione una serie di semplici idee su come rubare il potere a chi ce l’ha.

Non so dirti se funzionino: non ho mai provato a rubare il potere, sono troppo pigra, sono solo una teorica del potere, mi piace riflettere e scrivere bevendo una tazza di caffè. Sappi però che il protagonista di Saltburn fa le cose che dico io, almeno inizialmente. Il film sarà caotico, ma dal punto di vista della struttura negoziale è impeccabile.

Le regole

Prima di tutto al castello ci devi andare preparato. Ti svelo subito che in verità non ci sei arrivato per caso. Sembra che tu ci sia arrivato per caso, ma non è così. Ti sei preparato, hai fatto in modo che accadessero certe cose. E conosci il tuo “amico” più di quanto lui conosca te, perché hai studiato, hai fatto i compiti, lui no. (Lui non li ha fatti perché non ti considera una persona da studiare: ti considera uno sfigato, anche se fa il gentile).

Arrivato al castello, ma anche nelle fasi precedenti, è importante che tu eserciti l’arte dell’ascolto attivo. L’ascolto attivo è uno strumento potente nelle relazioni, e va oltre il semplice atto di sentire ciò che l’altra parte sta dicendo.

La persona potente è in realtà fragile, nel senso che teme di trovarsi sola: non disdegna chi comprenda davvero il suo punto di vista. Tu dimostra interesse e attenzione dando peso alle sue preoccupazioni. Dimostra rispetto ed empatia.

Costruire un rapporto viscerale con il tuo interlocutore potrà poi essere prezioso. Le persone potenti sono più recettive quando avvertono che si va formando un legame personale, anche se magari non capiscono perché accada. Condividi esperienze, cerca un terreno comune (pur nella diversità). Non temere le stranezze: costruisci un’immagine di te non mediocre e seduttiva.

Quando sorgono incomprensioni, modifica il racconto per riallinearlo via via alla visione dell’amico. Non si tratta di dire bugie, si tratta di non dire tutta la verità, e di farlo a cuore apparentemente aperto.

Infine, anche se la controparte è più potente di te, cerca di offrirle dei vantaggi. Soluzioni creative che affrontino le sue esigenze e desideri non dichiarati. Sostegno emotivo, visione filosofica. Sii paziente. Evita di affrettare le cose: potresti minare la tua credibilità. Cerca di non puzzare di frustrazione.

Tutto questo difficilmente funzionerà, ma forse sì, e allora il mondo sarà tuo. In Saltburn poi si passa a una fase due, e i guanti non sono più così bianchi. Ma ho finito lo spazio.

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