Ci sono immagini che diventano iconiche, anche per chi non segue Sanremo. È il caso di Diodato che canta da solo all’arena di Verona, nel bel mezzo di una pandemia. È successo a maggio del 2020 per l’Eurovision, mentre qualche mese prima – a febbraio – aveva vinto il festival, quando ancora non si poteva immaginare cosa sarebbe successo dopo.

Per tutti noi c’è stato un “prima” e c’è stato un “dopo” e Fai rumore di Diodato è stata una canzone simbolo anche di questo. Anche perché si prestava perfettamente alla delicatezza del momento, con tutta la sua potenza evocativa.

Eppure per Diodato è stato ovviamente anche un peso. Mentre la vittoria del festival di Sanremo per un artista può essere un traino per la propria carriera, nel suo caso si è scontrato con il periodo più difficile per gli artisti, in cui nemmeno si poteva fare un concerto, figurarsi andare in tour. C’era il rischio di rimanerne imbrigliati.

Poi però c’è stato un altro momento iconico – ancora una volta con Diodato e ancora una volta all’Eurovision. È successo nel 2022 a Torino, l’anno dopo la vittoria dei Måneskin, quando è tornato a cantare Fai rumore, questa volta di fronte al pubblico. Ora torna a Sanremo senza più l’ombra del Covid, per presentare Ti muovi.

Creare ponti

Nel frattempo, quasi un anno fa, è uscito l’album “Così speciale”. In un’intervista a Domani, aveva detto di sentirsi come «una barca in mezzo al mare», alla deriva in una società che tende a isolarci. È proprio la musica, sostiene, che può servire per creare ponti.

Antonio Diodato è nato ad Aosta, ma è cresciuto a Taranto, città con la quale ha mantenuto un rapporto stretto, fino a diventare direttore artistico del primo maggio locale, insieme a Roy Paci e Michele Riondino. 

A vent’anni si trasferisce per qualche tempo in Svezia, dove fa in tempo a cantare per Sebastian Ingrosso e Steve Angello, dj e produttori che qualche anno dopo avrebbero fondato Swedish House Mafia.

Diodato a Sanremo

ANSA

Mentre Diodato ha continuato ad essere una barca in mezzo al mare, Sanremo è stato il suo porto sicuro, il luogo adatto anche per mettere in mostra lo stile di composizione.

Nel 2014 è arrivato secondo fra le nuove proposte, superato solo da Rocco Hunt, ma vincendo il premio della giuria di qualità. Nel 2018 ha partecipato con Roy Paci ed è arrivato ottavo. Poi nel 2020 la vittoria.

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