Il suo nome deriva dal fatto che scrive solo mentre piove e anche nel testo della canzone di quest’anno c’è ovviamente la pioggia, anche se c’è pure la neve. Mr.Rain torna a Sanremo dopo essere stato l’anno scorso fra i vincitori morali. Non è riuscito a battere Marco Mengoni – incoronato come futuro vincitore già mesi prima dell’inizio del festival – ed è stato superato da Lazza. Ma, a conti fatti, fare meglio di Ultimo e di Giorgia è stato comunque un traguardo inaspettato.

Coronato poi dal successo di Supereroi, che è stata molto trasmessa dalle radio e in streaming. Al ritorno a Sanremo, Mattia Balardi (nome di battesimo di Mr.Rain) ha quest’anno il peso di un’aspettativa diversa: riuscirà a ripetersi o no? Paradossalmente, fra i critici in pochi credono che possa farlo. Proprio per questo potrebbe prendersi la soddisfazione di stupire tutti di nuovo.

Due altalene

Due altalene (per la quale suonerà anche il piano) nasce dalle storie raccolte dai fan durante il tour, che è continuato praticamente senza interruzioni dal festival dello scorso anno. Forse proprio per il significato di Supereroi, che era un inno alla condivisione del dolore – «Camminerò / a un passo da te / E fermeremo il vento come dentro agli uragani» – molte persone hanno voluto raccontargli le loro storie. Da queste testimonianze è nato il testo, che fa così: «L’ho imparato con te che certe volte un fiore cresce anche nelle lacrime».

«Sono qui per portare me stesso su questo palco e raccontare la storia di un sacco di persone: è il mio unico scopo», ha detto Mr.Rain nell’intervista ad Annalia Venezia per Domani. «Due altalene è una canzone figlia di Supereroi ed è figlia delle storie che mi hanno raccontato».

Il primo marzo uscirà il nuovo album (Pianeta di Miller) a cui seguirà poi il tour.

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