- Bernardine Evaristo scrive le storie che da ragazza avrebbe desiderato leggere e che però non erano ancora state scritte: le sue protagoniste, donne nere, riempiono un vuoto presente nelle librerie ma non nel Regno Unito che racconta
- Il padre era un consigliere comunale socialista, la madre una sindacalista: «Quando ho iniziato a scrivere perciò l’ho fatto con una forte connotazione politica»
- Sulle battaglie femministe e antirazziste dice: «Non dobbiamo convincerci che il futuro si prenda cura di sé stesso: dobbiamo adoperarci affinché le cose vadano nella direzione più giusta. Anni di progresso possono essere spazzati via in una notte»
Vincitrice del Booker Prize con Ragazza, donna, altro, Sur 2020 (un romanzo corale dalla lingua fluida e, al tempo stesso, spezzettata), Bernardine Evaristo scrive le storie che da ragazza avrebbe desiderato leggere e che però non erano ancora state scritte. Le donne nere di Evaristo – giovani o anziane, etero o gay, autrici o impiegate, che vivono in città o in campagna – raccontano la Storia del nostro tempo. So che tuo padre è stato un politico. Credi che la cosa ti abbia influenzata, in q



