Pensieri della mosca con la testa storta

Senza linguaggio non possiamo riflettere sulla coscienza

I cervelli piccoli per pensare escludono certe informazioni, mettendole da parte o raggruppandole. Ma la lingua non serve per il sentire nelle sue forme più elementari, che tutti gli esseri viventi possiedono

 

  • Come funziona il cervello di una mosca? E quello di un uccello? Quando possiamo parlare di coscienza? Cosa distingue gli esseri umani dagli altri animali? Sono alcune delle domande alla base del lavoro di Giorgio Vallortigara, professore di Neuroscienze e cognizione animale presso l’università di Trento.
  • Nel suo ultimo libro Pensieri della mosca con la testa storta (Adelphi) l’indagare sui cervelli animali diventa una riflessione più ampia sulle origini della coscienza, sul confronto fra animali e ambiente, il tutto a partire da alcuni dati di fatto sorprendenti.
  • La conversazione integrale con l’autore è disponibile nel Podcast PDR su YouTube, Spotify e tutti canali podcast. 

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