“LEGGERE IL PRESENTE”: LO SPECIALE DOPODOMANI

I libri troppo brutti non meritano di esistere

Illustrazione di Dario Campagna
Illustrazione di Dario Campagna
  • L’autunno non è fatto per gli inizi, si ripeteva Amanda. L’addio delle foglie dagli alberi, del sole alto e dei colori dell’estate, l’autunno era la sua stagione preferita ma per lei assomigliava alla sala d’aspetto di certe stazioni di provincia.
  • Ma ora non aveva potuto dire di no. Un nuovo inizio. Il lavoro dei suoi sogni in quella piccola libreria che frequentava da anni come cliente. “Cercasi commessa”, aveva letto un pomeriggio.
  • E poi c’era Giacomo, che la prima volta che si era presentato le aveva detto «non puoi dimenticartelo, mi chiamo come Leopardi ma senza la gobba». Si erano stretti la mano. Sudata, quella di Giacomo. Esitante, quella di Amanda.

“Leggere il presente”: lo speciale DopoDomani di racconti per il Salone del libro

L’autunno non è fatto per gli inizi, si ripeteva Amanda. L’addio delle foglie dagli alberi, del sole alto e dei colori dell’estate, l’autunno era la sua stagione preferita ma per lei assomigliava alla sala d’aspetto di certe stazioni di provincia. Con quelle panchine scarabocchiate da sconosciuti di passaggio, sempre vuote. Dove sedersi a leggere in attesa di un treno per andare altrove. Altrove, un luogo per lei inaccessibile. Lei che ai nuovi inizi aveva sempre preferito restare immobile

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