Sono fra i primatisti nella gara parallela dei tormentoni. Ma questo successo, partito dopo la svolta di Italodisco, nasce in realtà da anni di gavetta
Il compianto critico musicale Ernesto Assante, scrivendo un anno fa del festival di Sanremo, aveva scritto che non esiste più solo un formato classico festivaliero, come era un tempo. Adesso, dall’Ariston passano canzoni di «un genere prettamente estivo e che invece, ormai, purtroppo o per fortuna a seconda dei punti di vista, si è allargato ad ogni mese e ad ogni stagione».
Ecco, in questa “gara parallela per l’estate”, che vale forse di più della classifica generale del festival, i Kolors hanno scoperto di essere dei maestri. Stash e compagni hanno vissuto una seconda giovinezza discografica cantando di Ibiza e Festivalbar.
Lo scorso anno, nel 2024, sono tornati ricalcando lo stesso copione e hanno bissato il successo, in quel caso cantando di un ragazzo che incontrava una ragazza. E siccome la gara per l’estate ormai sembra iniziare quando è ancora inverno, è possibile che vogliano rimboccare la stessa strada.
Ovvero, puntano a far ballare l’Ariston – seguendo la ricetta di: funk, elettronica e pop, che in Italia è diventato praticamente un loro marchio di fabbrica. «Ma ci tenevamo a portare qualcosa che non facesse un “effetto déja vu”», hanno detto in un’intervista a Radio Italia. «Volevamo tornare con qualcosa che potesse rappresentare un passo in avanti rispetto allo scorso anno».
Gavetta e tormentoni
Solo nei prossimi mesi capiremo se “Tu con chi fai l’amore”, il brano di quest’anno, è stato un azzardo o il bis di un successo annunciato. Tempo fa girava la voce che “Italodisco” fosse stata scartata da Amadeus per Sanremo. E che avesse poi trovato una sua strada, con una sorta di rivincita. È vero a metà, nel senso che la canzone in effetti non era stata scelta, ma quando era ancora in una versione più abbozzata rispetto a quella finale.
Il rischio ora è di pensare ai The Kolors solo per questo loro nuovo talento per conquistare le classifiche. «Ma d’altronde chiunque faccia pop vuole questo», hanno spiegato. «Raggiungere più persone possibili: dalla nonna alla nipotina».
Non ci si dovrebbe dimenticare però di tutta la loro gavetta: di quando erano solo un trio di ragazzi sconosciuti, che calcavano i palchi dei locali di Milano, notte dopo notte (e prima ancora a Cardito, in provincia di Napoli). Allora non lo sapevano, ma il successo di oggi è anche figlio di tutta quella preparazione.
L’estate perenne
Forse per questo i The Kolors sono riusciti a sopravvivere anche ai momenti più difficili, quando sembrava che Stash fosse destinato a diventare più un personaggio televisivo che un musicista.
Hanno saputo mantenere una personalità di gruppo, senza perderla anche quando iniziavano a costruire canzoni fatte apposta per vendere (la scorsa estate lo hanno fatto anche con Karma, una canzone con sonorità vintage). Come è comprensibile, così facendo si sono fatti anche dei detrattori. È il destino di chi firma i tormentoni, in questa estate perenne che inizia a Sanremo.
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