Da Sesso e Samba di Tony Effe e Gaia a Gué e Rose Villain in Come un tuono fino a Tedua e Annalisa in Beatrice: le canzoni che ascolteremo nei prossimi mesi non sono come Adelphi da portarsi in spiaggia. E no, non ci tormenteranno per nulla
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Finzioni, disponibile sulla app di Domani e in edicola
Non li abbiamo visti arrivare. Hanno caricato in anticipo i tormentoni estivi su Spotify e YouTube un mese prima di quando ce li aspettavamo, a tradimento. Colpa del cambiamento climatico: alluvioni e tormentoni. O forse delle multinazionali discografiche, frettolose di monetizzare sulla nostra soglia d’attenzione sempre più bassa intasando un mercato già saturo in partenza con canzonette spesso indistinguibili l’una dall’altra. Non rivangare con nostalgia il passato Tocca prenderla con leggerez



