Cultura

Trovare un padre significa prepararsi a perderlo

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Enea e Anchise di Lionello Spada (1615 circa), Parigi, Louvre - Foto di Skeeze da Pixabay

Dopo secoli di patriarcato, la figura del padre perde autorevolezza e non ha più il mandato di trasmettere valori e cultura. Ma un padre ha sempre da esserci, e il figlio lo cercherà sempre: Enea ed Edipo offrono due modelli opposti, ma ineludibili, di rapporto

  • In fuga da Troia, Enea portò sulle spalle il padre Anchise, che a sua volta portava tra le braccia i Penati. Non il figlio, non la moglie, non l’oggetto più prezioso che gli ricordava le sue glorie: Enea scelse la cosa in apparenza meno utile, un vecchio.
  • Il padre di Edipo, Laio, Laio rifiutò di accettare che il figlio prendesse un giorno il suo posto nella vita. Non voleva essere sostituito, non voleva lasciare nulla a nessuno, non voleva essere un anello della catena.
  • Come scrisse Freud nella seconda edizione dell’Interpretazione dei sogni (nel frattempo, suo padre era morto), “la morte del padre è la perdita più decisiva nella vita di un uomo”. Trovare un padre e perderlo sono però le due facce della stessa medaglia.

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