Paolo VI, in un tempo dove il declino culturale del cattolicesimo, anche nella committenza artistica, era sempre più palese, ha innovato radicalmente
Da mezzo secolo il Vaticano vive di una splendida rendita, quella dell’arte contemporanea. Grazie a un uomo: Giovanni Battista Montini, dal 1963 al 1978 papa con il nome di Paolo VI, sin da giovane affascinato, ma non succube, della modernità. Così, in un tempo dove il declino culturale del cattolicesimo, anche nella committenza artistica, era – ed è – sempre più palese, il pontefice bresciano innovò radicalmente. Anche in questo ambito, benché la sua seminagione stenti a dare frutti. Solitament



