la tragedia degli equivoci

Un sosia di Mark Twain manda in cortocircuito la propaganda di Putin

Una foto del filologo Jurij Lotman alla Biblioteca nazionale di San Pietroburgo ha messo in crisi la burocrazia culturale. Il motivo? Somiglia all’autore americano. O forse non era quella la ragione. Storia di una giornata di ordinaria paranoia nel regime

  • Il 25 marzo il capo delle guardie della sicurezza della Biblioteca nazionale di San Pietroburgo nota sulle scale di servizio un poster con la foto del grande filologo estone-russo Juri Lotman, accompagnata dalla scritta: “Buona giornata dei lavoratori della cultura!”.
  • L’agente inciampa in un equivoco. È convinto che quella sia la faccia di Mark Twain, l’autore americano di Tom Sawyer e Huckleberry Finn. La visione di un autore americano che disonora la festa dei lavoratori della cultura russa lo riempie di sdegno. Strappa immediatamente il poster e avverte le autorità competenti.
  • Il misfatto manda in tensione i vertici della Biblioteca nazionale in un momento di conflitti politici. Forse il problema non è la somiglianza con Twain, ma Lotman stesso, che ha un figlio che critica il Cremlino. Eppure la Biblioteca lo celebra con due mostre per il centenario della nascita.

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