- Il successo mainstream che si è conquistato Zerocalcare racconta di idee date forse troppo presto per sconfitte: l’autentico, il personale, la capacità artigianale del fare, l’identità e addirittura una idea di militanza.
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Valerio Mastandrea è la voce dell’armadillo-coscienza di Zero. «La coscienza di Zerocalcare è un verme; è l’unico uomo che ha la coscienza più sporca di lui. È strategica e truffaldina, vigliacca e strisciante nel suo essere depositaria di grandi verità».
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«Michele ha cambiato la narrazione della periferia, dei margini, sociali e soprattutto culturali. A mia memoria è stato il primo a rivendicarsi il territorio, lontano dal glamour, dalla gentrificazione e da molto altro».
«Ho appena finito di vedere la serie di Zerocalcare. Sono impressionato, addirittura commosso, è straordinaria. È un trip. Una figata pazzesca». Vado dritto al punto, con il sollievo – raro – di avere incontrato un oggetto pop che ho amato senza riserve. Il successo mainstream che si è conquistato Zerocalcare racconta di idee date forse troppo presto per sconfitte: l’autentico, il personale, la capacità artigianale del fare, l’identità e addirittura una idea di militanza. Valerio Mastandrea,



