il filo di piero

Dimenticare le parole pacifiste ci condanna alla guerra perpetua

  • Il discorso pubblico è pervaso da un’immagine positiva della guerra, chi parla di negoziati  è delegittimato. Ma questo ragionamento pone le premesse per altri conflitti.

  • Dal 1961 la marcia Perugia Assisi diventa un appuntamento centrale del movimento nonviolento. Il suo appello universalistico e valoriale riflette l’aspirazione ad un mondo diverso ma si tiene un passo indietro rispetto alla politica.

  • Solo la piccola componente dei radicali di Marco Pannella adotta la nonviolenza come un progetto politico e la concretizza sia con la richiesta di una legge per l’obiezione di coscienza, sia con le marce antimilitariste, “contro tutti gli eserciti”, come risuona nei suoi slogan, che si snodano lungo un percorso che tocca gli insediamenti militari più importanti, da Trieste ad Aviano.

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