«Lei lo ama ancora», mi dice She, l’estetista cinese che mi sta facendo la manicure. Il tema Giorgia Meloni e Andrea Giambruno è arrivato fin qui, al Fashion Nail sotto casa mia. Raramente She parla di qualcosa che non sia la qualità dello Shellac, «costa di più ma non rovina le unghie», è la frase mantra che dice a tutte. A parte quella volta in cui Perla e Mirko di Temptation Island si erano lasciati e lui si era messo con la tentatrice Greta. Anche in quel caso She aveva provato a coinvolgermi ma non ne sapevo granché. Così ci riprova oggi, sicura che qualcosa le risponderò. La scorsa settimana per un soffio non ho incontrato Andrea Giambruno al ristorante Osteria del Sostegno. Pare che quando è a Roma lì sia di casa. Come dargli torto visto la cacio e pepe che cucinano. Per entrare nelle grazie di She - che nel frattempo mi sta facendo ascoltare tutto il repertorio di un Marco Mengoni cinese - avrei voluto dirle che chi lo conosce mi assicura che Giambruno non abbia altre relazioni, e che sia ancora innamorato della compagna Meloni. Ma lei sembra già sapere. «“La mia relazione è durata quasi dieci anni”, ha scritto la Premier nel suo post su Instagram. Non nove. Non dieci. Quel “quasi” dice tutto», conclude sicura. E io vado a casa con più informazioni del Tg1.

SUL MOTORINO CON BARBARA D’URSO

Oggi accompagno la mia amica Barbara D’Urso a fare una commissione in centro. Da quando non conduce più Pomeriggio 5 non ha più l’autista di Mediaset, e andiamo in taxi. «Da sola non mi so truccare, che ne pensi?», mi chiede mentre partiamo. La sua pelle sembra più giovane. E lei più rilassata. A parte quando, al ritorno, non troviamo il taxi e la faccio salire sul motorino CityScoot, preso in affitto. Dice solo: «Stai attenta alle rotaie». E una volta a casa: «Se ritrovo la patente, posso usarlo anch’io?». Inseguire o essere inseguiti. Sentirsi apprezzati o sottovalutati. «In una relazione e nel lavoro la felicità passa da lì», dice Alessio, il mio riflessologo plantare. È tossico voler stare con chi fa di tutto per disarcionarci, penso mentre passo a bere un drink a casa dell’amica Rajka. «Anche se sei comunista ti voglio bene», afferma mentre accoglie Lionella Ligresti, un amico che ne sa di Intelligenza Artificiale e poi suo marito, il chirurgo estetico Alessandro Gualdi. Intanto Elena mi propone cena a Casa Cipriani con amici di New York, ma vado a casa.

LA GRAPPA CON MARCO

La verità è che ieri sera ho fatto tardi a La Belle Aurore, bar storico in via Castel Morrone. Paolo Dalla Mora, Maurizio Cattelan e Charlie Vezza hanno organizzato lì l’evento del loro brand Sgrappa. Può una grappa diventare base per cocktail? Loro ci hanno provato creando lo Spaloma, lo Snegroni e anche lo Sgrappa Sour. Ce n’erano anche altri ma io ho provato questi, e dopo un’ora mi sentivo indistruttibile. Sarà che ho brindato con Marco Maccarini - che amavo e non è cambiato da quando conduceva Trl - e Federico Russo e Francesco Mandelli che sul palco suonavano Don’t look back in anger degli Oasis. Non guardare indietro, guai a te. Per questo sono andata a cena con la mia amica regista Carolina, che ora sta a Parigi per preparare lo show di Mika. «Le prove però le facciamo a Manchester, costano quasi 100 mila euro di meno», ha aggiunto. Magari passo a trovarla così incontro David Beckham, pensavo una volta a letto.

PUNK A PALAZZO CHIGI

Lunedì ho presentato il libro Il mio Lato B(polare) di Andrea Pinna e da allora ricevo messaggi da tanti insospettabili che soffrono in silenzio. Vorrei aiutarli e mentre penso a come ricevo un comunicato stampa da Pioggia Rossa Dischi. È uscito il nuovo album del duo toscano Tutte Le Cose Inutili, Avrai sempre un posto nel mio hard disk. “Il duo punk racconta i mesi che seguono a un evento traumatico come la fine di una storia d’amore: l’incredulità davanti a un’inaspettata solitudine, l’attaccamento ai ricordi, la rabbia violenta, e l'amarezza, potente e implacabile”. Mai tempismo fu migliore. Il punk potrebbe arrivare a Palazzo Chigi.

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