- A Ian Bremmer, preoccupato delle infodemie, basterebbe che i social censurassero un po’ meglio, come se il problema non nascesse dall’arruolamento indistinto di utenti e l’algoritmo di “raccomandazione” non favorisse i contenuti più epidemici.
- L’intelligenza artificiale è una mappa di comportamenti più o meno probabili in funzione delle statistiche che il sistema di riferimento sedimenta.
- La morale è che la situazione è tesa e che, salvo miracoli, il mondo tende a separarsi dietro le splinternet e le intelligenze artificiali, che trasformano in materiale d’arma i social.
Il politologo americano Ian Bremmer scrive nel Potere della crisi che i social, creando «infodemie», paralizzano la politica a fronte di crisi ineludibili: la «disfunzionalità istituzionale» degli Stati Uniti, le spinte al disaccoppiamento Usa-Cina; l’emergenza climatica; l’accelerazione dirompente delle tecnologie nei confronti dei ruoli e dei lavori. Ma, nonostante tanto allarme, gli basterebbe che i social censurassero un po’ meglio. Come se il problema non nascesse dall’arruolamento indis



