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Una sfinge tamarra e seducente, Corona è il capitalismo italiano

Ogni pochi anni, uno spettro torna a girare per l’Italia: lo spettro di Fabrizio Corona. Ogni pochi anni, puntualmente, questo minotauro un po’ divo e un po’ buffone torna a reclamare il suo debito di sangue nazionale

Ogni pochi anni, ciclico e ricorrente come la maledizione di un romanzo di Stephen King, uno spettro torna a girare per l’Italia: lo spettro di Fabrizio Corona. Ogni pochi anni, puntualmente, questo minotauro un po’ divo e un po’ buffone torna a reclamare il suo debito di sangue nazionale, e ogni volta dà l’impressione di essere lì da un tempo immemorabile, simile a quelle creature mitologiche e sanguinarie che tengono in ostaggio una città e non finiscono mai di estinguere qualche loro remoto

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