A poche settimane dalle elezioni presidenziali americane, Mortensen esplora l'ossessione identitaria e la cultura della violenza negli USA con The dead don’t hurt, secondo film da regista, in sala dal 24 ottobre e ispirato alla figura di sua madre. Il ruolo avuto dai film visti nella sua formazione e il progetto di prendersi una pausa. «La vita è breve e a un certo punto valuti se vale la pena spendere tutto questo tempo per realizzare un film»
A poche settimane dalle elezioni presidenziali americane Viggo Mortensen esplora l'ossessione identitaria e la cultura della violenza negli Stati Uniti con il western femminista The dead don’t hurt - I morti non soffrono, il suo secondo film da regista, in sala dal 24 ottobre. L’attore feticcio di David Cronenberg, scrittore, compositore, poeta e fotografo avrebbe potuto accontentarsi della fama acquisita con Il Signore degli anelli e intascare cachet milionari con i soliti blockbuster, invece l



