- Si può giocare a calcio negli stadi costruiti al prezzo della libertà e della privazione dei diritti umani? Si può scendere in campo in un paese che non applica il benché minimo controllo sulle condizioni di lavoro delle sue infrastrutture sportive?
- Secondo un’importante inchiesta del Guardian, realizzata nonostante i tentativi del Governo qatariota di insabbiare la vicenda, sono più di 6.500 i lavoratori morti nei lavori per la preparazione dei mondiali in Qatar.
- Il Mondiale della vergogna, come lo chiama Amnesty, sarà un enorme spot per il Qatar e il suo modello sociale e finanziario. Ma per fortuna, non tutti hanno deciso di attendere in silenzio. Come la Norvegia, che sta valutando di boicottare la competizione.
Venerdì iniziano i campionati europei di calcio, manca invece un anno e mezzo all'inizio del più importante torneo del pianeta, quello a cui tutti noi leghiamo ricordi ed esperienze di vita, i Mondiali. La vigilia dell'edizione 2022 non porterà con sé solo l'attesa per l'evento sportivo, ma anche implicazioni e interrogativi su un piano etico. Si può giocare a calcio negli stadi costruiti al prezzo della libertà e della privazione dei diritti umani? Si può scendere in campo in un paese che no



