CONVERSAZIONI ESCLUSIVE

Intervista a Carola Rackete. «Sono più radicale dei Fridays»

(Carola Rackete dove si trova ora e cioè a Lützerath a difendere il terreno del contadino Eckhard Heukampf.\\u00A0Foto Isabelle Acker)
(Carola Rackete dove si trova ora e cioè a Lützerath a difendere il terreno del contadino Eckhard Heukampf. Foto Isabelle Acker)
  • Matteo Salvini e Giorgia Meloni non hanno neppure aspettato che Carola Rackete intervenisse a un evento dei verdi europei a Milano per attaccarla. «La storia è piena di movimenti e persone minacciate o intimidite perché chiedono giustizia e uguaglianza», dice lei a Domani. «Non mi sorprendono gli attacchi».  
  • «Il potere teme chi lo contesta e io lo sfido anche sul clima». La capitana Carola rischia l'arresto ora pure per difendere i terreni di un contadino da una compagnia carbonifera nella sua Germania.
  • La disobbedienza civile come scelta di vita: in questa intervista Rackete ripercorre le sue ragioni e le sue lotte. Sul campo.

Sembra un paradosso ma non lo è: Carola Rackete disobbedisce per far rispettare le regole. Lo ha fatto nel 2019, come capitana della Sea Watch 3: ha sfidato un blocco navale per condurre in salvo i migranti a Lampedusa, e ogni accusa contro di lei è stata archiviata dai giudici. Salvare vite era un diritto. Lo fa anche oggi, seduta sopra un campo di Lützerath: assieme ad altri attivisti per la giustizia climatica, presidia il fazzoletto di terra dell’ultimo contadino resistente. Una compagnia e

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