Il secondo rigore fallito da Jorginho contro gli svizzeri ha riportato la nazionale italiana sulla pericolosa china di quattro anni fa, che pareva definitivamente allontanat: la seconda eliminazione consecutiva dai mondiali sarebbe catastrofica
- A poche ore dalla partita degli azzurri contro la Svizzera (e nel quarto anniversario della mancata qualificazione a Russia 2018) l’ex commissario tecnico ha annunciato di lasciare la carriera di allenatore e augurato a Mancini di andare ai mondiali e vincerli.
- Al di là delle scaramanzie, la nazionale continua a mostrare di non essere più quella che la scorsa estate ha vinto gli Europei. E la prospettiva di giocarsi tutto in Irlanda del Nord, dove sfumò la qualificazione a Svezia 1958, suscita cattivi pensieri.
- Bisognerebbe segnare molto per tenere in sicurezza la differenza reti nel confronto con gli svizzeri, ma questa squadra mostra difficoltà a andare in gol e una penuria di attaccanti di peso.
Un incubo che ritorna. Mentre il pallone che Jorginho aveva calciato dal dischetto volava beato nel cielo dell’Olimpico la nazione calcistica non ha avuto più dubbi: il peggio può essere replicato, anche quando meno ce lo si aspetta. E alzi pure la mano chi si aspettava, a pochi mesi da un Europeo vinto, di temere un’altra volta la mancata qualificazione alla fase finale dei mondiali. Che per di più sarebbe la seconda consecutiva, roba da paese calcisticamente medio e privo d’ambizioni. Si



