Il premier israeliano e l’ex ministro accusati di «omicidio e atti inumani». Mandato d’arresto per il terrorista di Hamas Deif, presumibilmente morto. Il mandato rende difficile per l’Europa fingere di non vedere le stragi di Gaza
È improbabile che vedremo Bibi Netanyahu in manette, processato nella corte d’assise di uno dei 124 Paesi che riconoscono la Corte penale internazionale (ICC), Italia inclusa. Ma i mandati di cattura emessi ieri dall’ICC, malgrado americani e israeliani avessero tentato di sventarli con manovre plateali, trascina conseguenze rilevanti. Ora cosa succede? Innanzitutto renderà più difficili per gli europei, che del ICC sono gli inventori, restare nascosti dietro lo stato stuporoso col quale finora



