Intervista al ministro degli esteri moldavo

Nicu Popescu: «Vogliamo dialogare con Mosca ma anche entrare nella Ue»

 

  • A Kishinau, in Moldavia, si vedono ovunque bandiere dell’Unione europea. In realtà il piccolo paese senza sbocco sul mare schiacciato fra Ucraina e Romania ancora si trova ben lungi dall’ottenere la piena adesione al club di Bruxelles.
  • «La mia identità e la mia visione sul futuro della Moldavia si sono plasmate allora, quando a 8-9 anni andavo a manifestare coi genitori in favore dell’indipendenza e della lingua rumena», ha raccontato il ministro degli Esteri Nicu Popescu.
  • «Vogliamo una relazione normale con la Russia, che si basi sul rispetto reciproco. Ma vogliamo fare parte dell’Unione europea».

A Kishinau, in Moldavia, si vedono ovunque bandiere dell’Unione europea. In realtà il piccolo paese senza sbocco sul mare schiacciato fra Ucraina e Romania – la cui popolazione ha i livelli di reddito più bassi in Europa ed è di lingua e cultura rumena – ancora si trova ben lungi dall’ottenere la piena adesione al club di Bruxelles. Ma di certo i due mesi trascorsi dall’inizio della guerra di Vladimir Putin hanno contribuito ad accelerarne la propensione filo-occidentale: Mosca, che ha dominato

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