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Senza verità né colpa, il “true crime” di Olindo e Rosa

La chiamavano “il carrarmato”, a volte “isterichina”  Sua madre, invece, l’aveva chiamata Angela Rosa. Così Lisa Bazzi descrive la propria figlia,  con la quale, però, ha smesso di parlare dopo che ha sposato Olindo.

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Rosa ha i capelli corti, il collo incassato nelle spalle, i pugni contratti che agita in aria come se, nonostante gli orrori che sta confessando, volesse chiarire a chi la ascolta e ancor prima a sé stessa, che nessuna ammissione, nessun atto potrà sottrarle il ruolo di vittima. Rosa è commossa, racconta di aver afferrato la spranga e poi di aver massacrato tre donne e un bambino di due anni, «le mani sono andate» dice, rompendo in un pianto, «e ho cominciato a pestare, pestare». Ripete quel ve

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