- In conferenza stampa Mario Draghi ha difeso la «normalità raggiunta», spiegando che non ci saranno chiusure. Nel giro di una settimana, il linguaggio del presidente del Consiglio sulla pandemia è cambiato radicalmente.
- Mercoledì scorso difendeva con stizza i nuovi limiti all’ingresso in Italia appena imposti dal suo governo, oggi dice che non farà nulla per mantenere il “vantaggio” rispetto agli altri paesi sulla diffusione della variante Omicron.
- Questa settimana siamo arrivati a registrare oltre 30mila nuovi casi in un giorno, il record dalla seconda ondata, mentre per numero di contagi in rapporto alla popolazione abbiamo superato l’Austria e siamo arrivati al livello della Germania.
«Dobbiamo difendere la normalità raggiunta e questo significa niente chiusure, scuola in presenza, una socialità soddisfacente». Nel giro di una settimana, il linguaggio del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sulla pandemia è cambiato radicalmente. Mercoledì scorso difendeva con stizza i nuovi limiti all’ingresso in Italia appena imposti dal suo governo. «Non credo ci sia molto da riflettere», aveva risposto alle proteste della Commissione europea, sostenendo il diritto dell’Italia a pr



