- Quando martedì pomeriggio Giuseppe Conte si è recato a palazzo Chigi, Mario Draghi sapeva già quello che gli avrebbe detto a proposito della «gradualità delle spese militari» e conosceva bene le ragioni con cui poteva, volendolo, smontare subito uno scontro che in quelle ore, in un crescendo rossiniano, arrivava a sfiorare la porta di una crisi di governo.
- Draghi dunque ha spinto l’acceleratore per avvertire Conte – il nuovo Conte rimesso in sella dal voto dei suoi a caccia di legittimazione che però giura di non volere la crisi di governo – che non è disposto a farsi logorare dal suo predecessore.
- il Pd, per non rompere con l’alleato, ha provato a fare «da cerniera», secondo indicazioni del segretario Enrico Letta. Che ha chiesto ai suoi di evitare di attaccare i Cinque stelle per non «esacerbare» lo scontro.
Draghi lancia un avvertimento a Conte che va a caccia di voti
30 marzo 2022 • 20:57Aggiornato, 30 marzo 2022 • 23:54