Il ministro Gulyás parla di «un biglietto di sola andata». Anche se negli ultimi tempi la galassia orbaniana ha rivendicato azioni destabilizzanti ai danni di Bruxelles, questa minaccia in sé «non va sovrastimata», come conferma a Domani l’analista Daniel Hegedüs. Dietro la propaganda aggressiva ci sono però controversie su visti, petrolio, rapporti tra il despota e Putin. Con un’Ue ancora troppo remissiva...
«Stiamo valutando l’ipotesi di offrire a tutti i migranti alla frontiera ungherese di trasportarli volontariamente e gratuitamente a Bruxelles». Un biglietto di sola andata: è l’ultima delle provocazioni del governo di Viktor Orbán, lanciata in pasto alla stampa questo giovedì dal ministro Gergely Gulyás e prontamente rilanciata dai propagandisti orbaniani, primo fra tutti Zoltán Kovács. Il megafono internazionale del premier ha sùbito tradotto: «If Brussels wants migrants, they will get them. V



