L’INCHIESTA EUROPEA

La battaglia degli invisibili per ottenere vaccino e green pass

(Foto di Daniela Sala)
(Foto di Daniela Sala)
  • Per sei mesi, il centro di giornalismo d’inchiesta Lighthouse Reports, in collaborazione con Domani, ha raccolto e studiato documenti pubblici, per valutare la trasparenza delle politiche governative, le garanzie per la privacy, la disponibilità di dati e i requisiti per l’accesso al vaccino per milioni di persone senza documenti in 18 paesi europei. Si tratta di lavoratori di comparti chiave - come l’agricoltura e l’assistenza agli anziani - e spesso di persone in condizioni di salute già precarie. 
  • In una classifica stilata dai data journalists di Lighthouse Reports, l’Italia è indicata come «confusa»: mancano dati, non ci sono indicazioni chiare e vincolanti sulla documentazione necessaria per accedere al vaccino e non c’è un budget dedicato a vaccinare gli stranieri irregolari. Solo Portogallo, Olanda, Irlanda, Francia e Regno Unito hanno sistemi ritenuti «aperti e accessibili», mentre Slovacchia, Polonia e Repubblica Ceca hanno sistemi «escludenti e poco trasparenti».
  • Questo articolo fa parte di "Vaccinating Europe’s Undocumented", inchiesta coordinata da Lighthouse Reports. Oltre a Domani, tra i media partner ci sono Público (Portogallo), The Dublin Inquirer (Irlanda), Knack (Belgio), Efsyn (Grecia), Trouw (Paesi Bassi), Cadena Ser (Spagna), VoxEurop (Ue)

È la fine di settembre 2021 quando Katy (il nome è di fantasia) si scopre il braccio sinistro, con un misto di paura e speranza. «All’inizio pensavo stessero sperimentando su di noi, non volevo vaccinarmi», spiega. «Ma poi ho capito che serviva, per me e per la mia famiglia». Seduta in uno degli enormi teatri di posa di Cinecittà, la cittadella del cinema alla periferia orientale di Roma, convertito da alcuni mesi in centro vaccinale, Katy chiude gli occhi per un istante. Non vede l’ora di scar

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