Per l’alto rappresentante Ue bisogna togliere le restrizioni sull’uso delle armi, ma i ministri degli Esteri di paesi come Ungheria e Italia sono contro. «Non c’è unanimità» seppure sulle sanzioni ai ministri israeliani. Unico punto condiviso: il non riconoscimento di Maduro
I luoghi: Bruxelles e non Budapest. Le armi: lasciare che colpiscano in profondità la Russia. Le sanzioni: che colpiscano anche esponenti del governo Netanyahu. Per Josep Borrell, l’alto rappresentante dell’Unione europea, il socialista spagnolo che sta per passare il testimone al falco estone Kaja Kallas, l’incontro dei ministri degli Esteri svoltosi questo giovedì è stato una occasione per segnalare la propria eredità politica, su ognuno degli scacchieri: quello europeo (con l’autocrate Orbán



