- Parigi e Berlino hanno un piano, e i governi d’Europa, Italia compresa, vanno al traino. Il piano non è aprire le porte agli afghani che cercano riparo ma aprire il portafogli per Turchia, Pakistan e Iran, replicando il “modello Turchia”.
- Invece di spalancare le porte a chi fugge da un potere liberticida, si preferisce «dare aiuti» per sbrigare la faccenda ad altri governi tutt’altro che liberali, se non compiacenti coi talebani.
- Tra i paesi di transito da supportare c’è infatti il Pakistan, c’è l’Iran, e ancora la Turchia di Erdogan, che Draghi appellò come «dittatore». Ma Roma acconsente. Con la crisi afghana l’Ue si conferma un continente-fortezza.
Parigi e Berlino hanno un piano, e i governi d’Europa vanno al traino. Il piano non è di accogliere tutti gli afghani che cercano riparo dai Talebani, per obbligo morale. L’idea è di replicare il modello Turchia, e cioè «aiutare» i paesi dell’area per trattenere i flussi migratori. Con la crisi afghana l’Unione europea si conferma ciò che già era diventata: un continente-fortezza, i cui leader vedono l’accoglienza come un costo elettorale troppo alto da pagare. Il paradosso è che invece di spal



