Europa

Con Scholz ma anche con Orbán. L’eterna crisi d’identità di Meloni

«Bruxelles ci stupra!». Polonia e Ungheria fanno saltare le conclusioni congiunte sui migranti a Granada. La premier: «Comprendo le loro posizioni». Li spalleggia e al contempo esibisce la pace col cancelliere tedesco. Così le contraddizioni deflagrano

«Bruxelles ci stupra!», dice Viktor Orbán all’unisono con Mateusz Morawiecki. «Io li comprendo», fa sapere Giorgia Meloni. Così – a colpi di urla, propaganda e boicottaggi vari – le destre continuano a spintonare l’Unione europea e quel poco che sopravvive di un orizzonte di integrazione politica. Per i soldi dell’Ue, e per i voti dei propri elettori, il premier polacco, che con Meloni condivide la famiglia politica, e l’autocrate ungherese, per il quale la premier si gioca la faccia, hanno f

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