- «Il comportamento delle autorità italiane nei confronti di Domani è scioccante. Dimostra quanto sia cruciale la “legge di Daphne”», dice Corinne Vella, che di Daphne Caruana Galizia è la sorella.
- E ci ha provato, Bruxelles, a proporre una “legge Daphne”, cioè una legge anti slapp, contro le sempre più frequenti querele a scopo intimidatorio verso giornalisti e attivisti. Ma il paradosso è che a dover decidere delle sorti di questa direttiva europea sono i governi, gli stessi che magari attaccano a loro volta i giornalisti via slapp come ha fatto Meloni.
- Il Consiglio Ue sta sabotando la proposta originaria, nonostante l’Europarlamento avesse dato spinta alla legge, come riferisce il relatore Tiemo Wölken. Chi si occupa di libertà dei media lamenta l’opacità dei governi e il boicottaggio della legge anti slapp.
«Il comportamento delle autorità italiane nei confronti di Domani è scioccante. Dimostra quanto sia urgente e necessaria la Daphne’s Law, la “legge di Daphne”». A parlare è Corinne Vella, la sorella della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, che nonostante le ripetute intimidazioni ricevute anche per via legale ha continuato le sue inchieste finché è stata assassinata. «La vicepresidente della Commissione europea, Věra Jourová, ha proposto lo scorso aprile una direttiva europea anti s



